Collabora con Ca Balà, l'Arcibraccio, la rivista sindacale Fabbrica e Stato e altri periodici, ma solo quando pubblica alcuni libri nella collana di tascabili Feltrinelli UE-Universale Economica ("Up il sovversivo" nel gennaio 1970, "Alfreud" nel gennaio 1972 e "Vado, l'arresto e torno" nel gennaio 1973) giornali e settimanali si accorgono di lui. Dal gennaio 1974 collabora con il news magazine Panorama (con gli allegati "Il meglio di Chiappori - tre anni di satira politica" sarà allegato al n. 569 del 1977, "I cattivi" nel 1986, "Cento di questi Chiappori" nel 1988"), poi con il quotidiano Corriere della Sera e il settimanale l'Europeo, con tavole che affrontano di volta in volta i numerosi spunti che gli offre la realtà politica italiana. Nel 1974 illustra anche l'albo "Una lotta operaia - il contratto dei metalmeccanici" (collana "Per leggere, per fare", ed. Angelo Ghiron, Genova). Ancora con Feltrinelli pubblica il volume "Il belpaese" (con Fortebraccio, 1973), il volume "Padrini & padroni" (con Oreste del Buono, 1974), i quattro volumi di "Storie d'Italia" ("1860-1870", 1977; "Il quarantotto (1846-1860)", 1978; "1870-1896 la sinistra al potere", 1979; "Dallo Stato liberale all'Italia fascista (1919-1945",). Nel 1980 una serie di sue tavole, donate dall'autore all'Università di Parma, vengono pubblicate nel volume "Cantata in bianco e nero" (BUM, Biblioteca Umoristica Mondadori, 1980). Il volume "Tali & Quali" viene pubblicato da Rizzoli nel 1990. Ritirato nella sua casa a Lecco, si dedica negli ultimi anni alla pittura. Muore a 79 anni a Lecco (Italia) il 14 ottobre 2022. Una mostra a Lecco (Villa Manzoni e Torre Viscontea) dal 16 maggio al 25 luglio 2004 illustra la sua attività nell'ultimo decennio di vita, e l'editore Skira ne pubblica il catalogo "Alfredo Chiàppori. Sacro e profano".
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