Cesare CIVITA | 1905-2005 |
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Nasce a Milano (Italia) il 4 settembre 1905. Cresce in un'agiata famiglia ebrea di commercianti e si rivela fin da giovanissimo molto intraprendente. Dopo varie attività nel 1936 diventa condirettore generale delle Edizioni Walt Disney Mondadori, dove introduce molte innovazioni, ideando tra l'altro insieme a Cesare Zavattini la versione più popolare del celebre periodico Grandi Firme (creato anni prima da Pitigrilli) con le famose copertine di Boccasile. Le leggi razziali del 1938 lo costringono a lasciare l'Italia. Emigra in Argentina, aveva dà vita alla Editorial Abril. Sposato con Mina Civita, ha tre figli: Adriana, Carlos e Barbara. Imprenditore di talento e fortunato, amante del cinema, premiato per la realizzazione di un documentario al Festival di Venezia, in Argentina dà inizio a un impero editoriale - la Editorial Abril - con riviste a fumetti di grande successo. Per questo ha bisogno di nuovi talenti, e nel 1950 chiama da Venezia il gruppo legato al mitico Asso di Picche: Hugo Pratt, Mario Faustinelli, Alberto Ongaro e poco dopo Ivo Pavone. Hector Oesterheld fu uno degli autori argentini che lavoró per lui, come Alberto Breccia, Dino Battaglia, Paul Campani e tanti altri famosissimi. Sono per tutti giorni straordinari, con echi internazionali. Poi Civita produce riviste di ogni genere, con un incredibile successo per ogni testata: la famosisima Corsa (di automobilismo) e diverse altre non meno popolari come Siete Dias, Panorama, Claudia, Adán, eccetera. Tutte hanno redazioni altamente qualificate, e la Editorial Abril ha le macchine da stampa più moderne dell'Argentina. La Avril è sempre soprattutto un'azienda familiare. Il figlio Carlos è il direttore generale, la moglie Mina dirige la rivista Claudia, la figlia maggiore Adriana è la principale redattrice della casa editrice e rivale dichiarata della collega italiana Oriana Fallaci: Cesare Civita non esita a organizzare un costosissima troupe per mandarla in Vietnam in piena guerra. Il marito di Adriana, italiano anche lui, Roberto de Angelis, è il critico cinematografico della casa editrice. Soltanto la figlia minore, Barbara - eccezionale pianista - non partecipa all'impresa giornalistica. Negli anni Settanta, dopo una sparatoria davanti alla sua casa da parte di ignoti, Civita si vede costretto a rifugiarsi in Brasile, dove ha un fratello proprietario di un'importante casa editrice. Muore a Buenos Aires (Argentina) sabato 9 aprile 2005, a 99 anni. ![]() Cliccando sulla firma di Cesare Civita si può vedere | |