Cenni di storia del fumetto argentino
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Fumetto e cinema d'animazione

Nel 1916 Arturo Lanteri crea El negro Raúl per la rivista El Hogar. Intanto Quirino Cristiani realizza per un notiziario cinematografico una serie di proto-disegni animati in bianco e nero. L'anno successivo lo stesso Cristiani realizza, con i disegni di Diogenes Taborda, "El Apóstol". Dimenticato da tutte le storie del cinema d'animazione, il film della durata di un'ora e dieci minuti dovrebbe essere considerato come il primo lungometraggio mai realizzato. Il 17 novembre 1919 esce il primo numero di Billiken, un settimanale che mescola fumetti e servizi didattici per le classi elementari. Quasi sessant'anni dopo, l'11 luglio del 1977, festeggerà il numero 3.000. Nel 1922 Arturo Lanteri crea per El Hogar Las aventuras de Don Pancho Talero, una family strip ispirata a Bringing Up Father (Arcibaldo e Petronilla, di George McManus). Nello stesso anno il caricaturista Ramón Columba dà vita a una propria rivista, Paginas de Columba, dove pubblicano i loro primi lavori Divito, Quinterno, Boux, Salinas e altri autori importanti. Nel 1923 Aristides Rechain crea per la rivista letteraria La Novela Semanal una serie senza titolo dove una famiglia di colore di classe medio-alta prende in giro i bianchi mentre questi ultimi si burlano di loro. La serie è offerta da una fabbrica di sigarette, anche se nel fumetto non compaiono mai frasi pubblicitarie. Due anni dopo, lo stesso autore darà vita a La familia de Don Sofanor, un po' sul genere di Don Pancho Talero di Lanteri, anche se questa volta il marito non è succubo della moglie ma aspira anch'egli alla vita di società. Il sedicenne Gonzales Fossat, che già da due anni collabora con Paginas de Columba, nel 1925 vi pubblica Jimmy y pupilo, una serie d'argomento sportivo che probabilmente è il primo fumetto argentino a continuazione.

Patoruzù

1926: Dante Quinterno realizza quasi contemporaneamente tre serie diverse: Andazas y desventuras de Manolo Quaranta su La Novela Semanal, Don Fermin su Mundo Argentino (il personaggio diventerà Don Fierro su Patoruzú) e, l'anno successivo, la striscia Aventuras de Don Gil Contento sul quotidiano Crítica. In quest'ultima serie, ribattezzata Don Julian de Monte Pio su La Razón, farà una breve comparsa nel 1928 l'indio Patoruzú, personaggio destinato a un'eccezionale successo. Nel 1928 Ramón Columba pubblica il settimanale per ragazzi El Tony, che nasce da un supplemento per ragazzi inserito da tempo in Paginas de Columba. Diretto dal fratello Claudio, El Tony pubblica inizialmente soprattutto materiale inglese (Wery Willie and Tired Tim, Jackie and Sammy, ecc). Tra i primi autori argentini possiamo segnalare Raúl Roux, famoso per le numerose riduzioni da romanzi celebri. Dalle diecimila copie iniziali, la rivista arriva presto alle 200.000. In seguito, a partire dal 1936, darà ampio spazio alle serie sindacate statunitensi: Agente segreto X-9, Mandrake, Radiopattuglia, Betty Boop, ecc. Anche se c'erano già stati alcuni precedenti (con La Nación, Crítica e La Razón) è dal 1929 che i quotidiani argentini si accorgono veramente dei fumetti e incominciano a pubblicare parecchie serie argentine accanto a quelle made in Usa. Tra gli autori locali ricordiamo Guevara, Sorazabal, Navarrete, Raúl Ramauge e Pedro Rojas.

Maneco

Nel 1930 Linage crea, su Caras y Caretas, Maneco, ridicolizzazione del piccolo borghese della capitale al quale ogni cosa va sempre male; la serie diventerà famosa. "Tanto celebre - ha scritto Marcelo Ravoni su Linus - che le sue frasi tipiche e le sue migliori battute s'incorparono definitivamente nel linguaggio degli argentini. "Sonaste, Maneco!" (Sei fregato, Maneco!) era il suo motto, ripetuto da tre generazioni". Ancora nel 1930, l'Editorial Manuel Láinez pubblica il primo numero di Rataplan, una rivista che, come Billiken, mescola fumetti e pagine didattiche (in un secondo momento privilegerà i fumetti). In dicembre, su Crítica, troviamo i primi esempi di cronaca a fumetti. Nel 1931 Luis Cazeneuve crea sul quotidiano El Mundo Quique el niño pirata, un fumetto d'ispirazione salgariana. E' la prima serie argentina con strisce quotidiane e tavole domenicali a colori che raccontano contemporaneamente due diverse avventure. Il quotidiano Crítica inizia a pubblicare il primo supplemento settimanale a colori con fumetti. Il successo è tale che ben presto diventa bisettimanale, uscendo il lunedì e il mercoledì. L'anno successivo, anche per merito di questo supplemento, la tiratura media supererà le 350.000 copie.

Peludopolis

Sempre nel 1931, Quirino Cristiani, pioniere del cinema d'animazione argentino, realizza il lungometraggio sonoro in bianco e nero "Peludopolis", della durata di un'ora e venti minuti: è un film di satira politica che ha richiesto oltre tre anni di lavoro, e molte sequenze sono state via via soppresse perché giudicate non più attuali. Il quotidiano della sera Noticias Gráficas pubblica, dal 1932, le strisce di Carlos Norton scritte da Jacinto Amenábar e disegnate da Roberto Bernabó: è la prima riduzione a fumetti di un serial radiofonico di successo. L'Editorial Manuel Lainez pubblica El Gorrión, con preponderante materiale inglese e riduzioni di romanzi famosi realizzate da Fernando Fernández e Carlos Eyré.

Don Fulgencio

Lino Palacio inizia nel 1936 su La Prensa la fortunata serie di Don Fulgencio, el hombre que no tuvo infancia. Quando, nel 1943, la direzione del giornale gli proibirà di utilizzare il personaggio nella pubblicità, l'autore trasferirà la striscia al quotidiano La Razón. Dante Quinterno diventa editore e pubblica la rivista Patoruzú, con il proprio celebre personaggio: il primo numero esce, mensile, nel novembre del 1936 (ma presto diventerà quindicinale e, infine, settimanale). Pubblicherà tra l'altro, fin dai primi numeri, Hernan el corsario di José Luis Salinas, e altri personaggi di Quinterno come Don Fierro, El fantasma Benito se divierte e Upa (un gigantesco indio bambinone). In seguito collaboreranno a Patoruzú autori come Divito, Ferro, Roux, Blotta e tanti altri. Nel 1937 esce il primo numero di Pif Paf, rivista edita dalla Editorial Tor, prevalentemente con fumetti made in Usa. Nel 1939 Rapela disegna il primo episodio di Cirilo el audaz. Anno 1940, soffiano venti di guerra. Nasce la rivista umoristico-satirica Cascabel, e i bersagli principali sono la politica internazionale e la guerra. Tra i più importanti collaboratori troviamo Carlos Warnes, 1'esordiente Oski, Ianiro e Landrú. Nel 1941 Luis J. Medrano incomincia i suoi Grafodramas su La Nación. Nel 1942 Divito crea il fortunato personaggio del Doctor Merengue sulle pagine di El Hogar. La Editorial Manuel Láinez nel 1943 inizia a pubblicare Espinaca, con fumetti quasi esclusivamente made in Usa: oltre a Braccio di Ferro (dal marinaio divoratore di spinaci deriva il titolo alla rivista) troviamo tra l'altro Connie di Frank Goodwin, Spirit di Will Eisner, e una rosa di personaggi che va da Buz Sawyer a Brick Bradford e al Dottor Kildare.

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