LITTLE ORPHAN ANNIE / ANNIE Stati Uniti, 1924 / avventura, sentimento / Harold Gray; poi altri, tra cui Leonard Starr

Little Orphan Annie

Dopo essere stato assistente di Sidney Smith per The Gumps, una delle tante famiglie dei fumetti, nel 1924 Harold Gray propone a un'agenzia una nuova serie incentrata sulle avventure di un bambino. Nel progetto iniziale dell'autore il protagonista dovrebbe essere un maschio, Little Orphan Otto, ma la variazione suggerita del direttore del Chicago Tribune Syndicate viene accettata e la piccola Annie vede la luce nel 1924, orfana perché così "non avrebbe avuto parenti inutili o fastidiosi legami e sarebbe stata libera di andare dove voleva", come spiegherà Gray.
La nuova serie ha subito un'ottima accoglienza, soprattutto grazie alle trame strappalacrime palesemente ispirate alla letteratura popolare ottocentesca, la cui angoscia è ulteriormente accresciuta dalla totale assenza delle pupille degli occhi, singolare caratteristica per un fumetto altrimenti realistico.
Annie difende l'ordine e l'ideologia borghese, e non riesce molto simpatica: il lungo feuilleton è di stampo paternalistico e conservatore, spesso reazionario, e le vicende spesso complesse hanno buoni e cattivi tutti d'un pezzo.
Dopo la morte di Gray (1968) la serie passa ad altri autori, tra i quali Leonard Starr (dal 1979).
 
MEDIA Il personaggio è anche protagonista di un lungo serial radiofonico, di una commedia musicale e di tre film (nel 1932, nel 1938 e il più recente "Annie" del 1981, tratto da una commedia musicale messa in scena a Broadway alla fine degli anni settanta).