RAT-MAN Italia, 1989 / umorismo, supereroi / di Leo Ortolani

Rat-Man

Le avventure di Rat-Man si ispirano ai modi e ai luoghi comuni del fumetto. Viene creato nel 1989 da Leo Ortolani che quasi per scherzo lo invia al mensile L'Eternauta e vince il premio come miglior sceneggiatore esordiente. Progressivamente, da albi per il circuito degli appassionati arriverà all'edicola (con testate dell'editore Panini: Rat-Man Collection e Tutto Rat-Man) e oltre.
La scelta di prendere il topo come animale-simbolo di un improbabile supereroe significa puntare dritto al cuore del fumetto, scherzare con i suoi miti. Rat-Man è "un povero deficiente che va in giro in calzamaglia e con delle orecchie da topo in testa", parodia di tutti i supereroi a partire da Batman. Come lui, infatti, il nostro eroe si rifugia nella rat-caverna e guida la rat-mobile, salvo poi prendere il treno.
Come Batman, Rat-Man ha il suo maggiordomo, Arcibaldo, l'unico a conoscere la sua identità segreta e l'unico che può ricordargliela, oltre a farsi pagare per tenere il segreto. Ha anche un compagno, Topin, il "topo meraviglia". Gli altri personaggi fissi sono Cinzia, "la lucciola della 5° strada" (un ex postino che ha scoperto la sua vera natura una volta che Rat-Man l'ha baciato su una guancia), l'ispettore di polizia Brakko, sempre accompagnato da un vero bracco a quattro zampe di nome Svarzeneggher, e infine il capitano Krik, il "braccio violento della legge".
Rat-Man, pluripremiato, è stato perfino eletto al Parlamento durante il Totovoto del 2001, una regolare consultazione ideata da Nessim Vaturi che ha coinvolto 5.600 elettori in 68 fumetterie.