Appunti sulle origini e sulla storia del fumetto italiano

di Luigi F. Bona
(nuovo testo, aumentato, dal volume IL FUMETTO ITALIANO)
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Gli ANNALI del FUMETTO mondiale
  • Quando nasce il fumetto italiano?
  • I fogli di immagini
  • I giornali satirici e umoristici
  • I giornali per bambini
  • Il Corriere dei Piccoli
  • Le nuvolette vengono dal mare
  • Il fumetto d'avventura
  • Dopoguerra a strisce e libretti
  • Straordinari anni Sessanta

    Quando nasce il fumetto italiano?

    La data ufficiale, comunemente accettata, è il 27 dicembre 1908, quando appare nelle edicole il primo numero del Corriere dei piccoli. Questo per due motivi: il primo è che la celebre testata è stata la prima vera edizione "industriale", a larghissima diffusione, che puntasse primariamente sui personaggi a fumetti, con una produzione continua; la seconda è che in quello storico numero 1 si pubblicava anche il primo personaggio italiano serializzato, il negretto Bilbolbul di Attilio Mussino.
    Nasce quindi la prima testata a fumetti italiana e, insieme, il primo fumetto di autore italiano, con una sola pecca: i "fumetti", cioè le nuvolette con le parole dei dialoghi, non ci sono (sostituite da didascalie in rima). Ma non è il caso di cavillare: nuvolette ne erano già apparse in precedenza, anche prima della svolta del secolo, senza che fossero soddisfatte tutte le altre condizioni: sequenza narrativa, serializzazione di personaggi, continuità di pubblicazione, eccetera.
    Tutto quanto precede il Corriere dei piccoli è considerato preistoria, ma una preistoria ricca e straordinariamente interessante, mai abbastanza approfondita da nessuno studio.
    Vedremo quindi come prima cosa di raccogliere qualche elemento circa i cosiddetti precursori, per quanto riguarda l'Italia, agganciando quel periodo ai successivi novant'anni di editoria, con le sue oltre diecimila testate, ormai in gran parte codificate da guide e cataloghi.

    I fogli di immagini

    Una prima data cardine da segnare è il 18 agosto 1872, quando Giuseppe Lebrun (francese, 64 anni) e sua moglie Carolina Boldetti (milanese), insieme ai fratelli Francesco e Clemente Gondrand aprono una società "per l'esercizio e sviluppo di stabilimento litografico", lo Stabilimento Lebrun Boldetti e C., con sede a Milano, dal quale escono i primi fogli italiani di immagini, sull'esempio già largamente diffuso in Francia (sono famose le tipografie o, meglio, le imageries di Epinal). Nello stesso periodo vengono pubblicati in Italia, anche tradotti, fogli di produzione francese.
    I fogli d'immagini francesi e quelli tedeschi (dove appaiono, tra l'altro, i racconti di Wilhelm Bush, papà di Max und Moritz) sono considerati tra i precursori del fumetto, nonché delle figurine. Pochi invece conoscono la produzione italiana, piuttosto rara, in gran parte conservata a Milano presso la Civica Raccolta Bertarelli.

     


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