Il papà: Carlo Fossati
Carlo Fossati nasce il 23 luglio 1911 in Argentina, a Buenos Aires, dove suo padre è direttore sanitario dell'Ospedale italiano. In gioventù è campione italiano di tiro al piattello e gira il mondo con la nazionale azzurra. Si laurea in medicina e chirurgia all'Università di Pavia con specializzazione e professorato in Tisiologia presso l'Università di Milano.
In Argentina, nell'anno geofisico 1956, è il medico delle spedizioni cilena, inglese e argentina all'Isla Decepción.
Ritorna in Italia con la famiglia, ed è medico in un sanatorio del comasco fino al 1962, quando si trasferisce in Libia quale responsabile della Campagna contro la tubercolosi in Cirenaica. Rientra definitivamente in Italia dopo l'avvento di Gheddafi, e lavora dapprima al sanatorio di Prasomaso per terminare la carriera come primario a Sondalo.
Nel corso della sua lunga attività, pubblica oltre 500 lavori di ricerca, tiene corsi di specializzazione per varie università spagnole, scrive libri per Minerva Medica e, già in pensione, un libro sulle culture idroponiche per l'editore Ottaviano tradotto in tre lingue. Muore il 18 ottobre 1986 di infarto, dopo avere partecipato a Milano nella stessa giornata a un congresso e alla trasmissione televisiva "A bocca aperta".
La mamma: Alina Depoli
Alina nasce a Fiume il 12 ottobre 1918. Conosce Carlino, che presta servizio come ufficiale medico durante la Seconda guerra, e si sposano il 25 marzo 1944 a Verretto, trasferendosi nella bella villa di famiglia.
Nel 1946 nasce Franco nell'ospedale dove il nonno Vittorio era stato per diverso tempo direttore sanitario, e nel 1950 nasce Furio a Milano, dove Alina si era temporaneamente trasferita in casa dei genitori in attesa di partire per l'Argentina.
Dedica la sua vita alla famiglia, crescendo Franco e Furio senza l'aiuto di nessuno durante le lunghe assenze per lavoro di Carlo. Dal 1958 vive a Genova una vita sempre piena di interessi, riuscendo a superare i drammi di una vita che le ha riservato la morte del marito e del figlio maggiore.
Il nonno paterno: Vittorio Fossati
Vittorio Fossati è figlio di possidenti terrieri dell'Oltrepò pavese. Tutti i fratelli si laureano (Giovanni ingegnere, Leopoldo agronomo, lui medico) tranne Luigi che non abbandonerà mai Verretto di cui sarà per lungo tempo sindaco.
Vittorio si sposa con l'argentina di origini genovesi Catalina Revello, da cui ha tre figli: Carlino, Giosuè e Angela. Laureatosi all'Università di Pavia, diventerà direttore sanitario dell'Ospedale di Voghera e, successivamente, di quello di Buenos Aires. Morirà di una forma tumorale nel 1955.
Il nonno materno: Attilio Depoli
Figlio di Pasquale (direttore didattico e scrittore), Attilio Depoli nasce a Fiume nel 1887. Laureato in lettere, diventa il più giovane preside di liceo italiano. Nel 1921 è vicepresidente dell'Assemblea di Fiume e nel 1922 ne diventa presidente. Tra le tante cariche è presidente dell'Adria di Navigazione, della Cassa di Risparmio, delle Case popolari.
Irredentista convinto, trascorre tre anni in carcere. Durante il periodo fascista è alto commissario della Slovenia per l'Istruzione. Dopo la Seconda guerra si trasferisce dapprima a Lodi, poi a Milano e in seguito a Genova, sempre come preside di liceo. Grande studioso della Storia del Risorgimento, ottiene la cattedra di Storia contemporanea dell'Università di Genova. Nel corso della sua vita pubblica vari studi, alcuni dei quali considerati ancora non superati. Muore nel 1963 a Genova.
Lo zio materno: Arno Depoli
Arno Depoli, fratello maggiore di Alina, nato a Fiume nel 1918, si laurea in Architettura al Politecnico di Milano. Designer (suo il chiosco della benzina Fina e un radiogrammofono dei primi anni Cinquanta di Radiomarelli), si specializza negli studi di fattibilità delle fondamenta lavorando, tra l'altro, alla realizzazione del metrò di Milano, alla creazione di piani interrati dell'Ospedale San Giuseppe di Milano e alla sopraelevata di Genova. Lavora sempre come libero professionista, ma gran parte dei suoi progetti sono realizzati per la Fondedile spa. Muore nel 1997 a Genova, dove si era trasferito da Milano per stare vicino alla sorella Alina.
Il fratello: Furio Fossati
Furio nasce a Milano il 15 novembre 1950, inizia gli studi in Argentina per concluderli a Genova laureandosi presso la facoltà di Lettere e Filosofia con una specializzazione in psicologia discutendo la tesi "Violenza e sadismo nel fumetto contemporaneo", dove analizza psiche, frustrazioni e caratteristiche devastanti di personaggi quali Donald Duck e Superman.
Nel contempo è entrato nella redazione Spettacoli del Corriere Mercantile, il più antico quotidiano italiano (assieme alla Gazzetta di Parma). Nel 1977 è già capo servizio, e prosegue nella sua attività di critico musicale e di cinema (dopo 25 anni continuativi e oltre 6.500 recensioni pubblicate, è il più "vecchio" e prolifico critico italiano di quotidiano). Nel 1969 entra nel Louisiana Jazz Club (storica associazione ancora operante negli anni Duemila con un paio di concerti alla settimana e un'importante Scuola di Jazz) e ben presto entra nel direttivo ricoprendo gli incarichi di segreteria e di addetto stampa. Nel 1978 scrive un paio di volumi sull'argomento per Longanesi e si sposa con Dina Barone (che sarà importantissima dopo la morte di Franco per riuscire a creare le basi dell'associazione a lui dedicata). Nel 1979 viene assunto presso Istituto Bancario quale addetto all'organizzazione del lavoro.
E' consulente per la Provincia di Genova per progetti cinematografici, fa parte assieme a personalità quali Claudio G. Fava (di cui inizialmente è stato vice al Corriere Mercantile) e Claudio Bertieri del Gruppo critici liguri, con il quale organizza varie manifestazioni come "I lunedì del cinema" a Palazzo Ducale e "Cinema e costituzione" con l'Associazione magistrati.
Dall'estate del 1996 dedica i suoi week-end (e non solo quelli) all'Associazione Franco Fossati assieme all'amico e noto esperto di fumetti Luigi F. Bona.