FUMETTO ALLA RISCOSSA!

di Luigi F. Bona e Nessim Vaturi
editoriale del "Catalogo italiano del fumetto amatoriale" (2° ed., 1978)

Il "fumetto amatoriale" non è un fenomeno esclusivamente italiano. In tutto il mondo, da vent'anni a questa parte, si va diffondendo l'uso dell'edizione a tiratura limitata, della pubblicazione specializzata venduta solo per corrispondenza, della ristampa anastatica o della riedizione filologica distribuita attraverso reti alternative di club, di librerie specializzate, di bancarelle e negozi di fumetti d'antiquariato.

Il ricorso alla tiratura limitata e alla distribuzione "amatoriale" consente il recupero – sia alle esigenze psicologiche della nostalgia, sia a una ricostruzione della cultura per tanto tempo considerata "minore" – di preziosi elementi dello splendido mosaico del Fumetto mondiale. Un mosaico i cui pezzi riconducono perfettamente alla storia, alla politica, all'arte, agli ambienti, alle mode, ai vizi segreti e alle pubbliche virtù dei popoli che in essi si specchiavano: un gigantesco "com'eravamo"...

Gli Stati Uniti hanno preceduto tutti, anche per ilmotivo che i suoi fumetti sono sempre stati esportati con successo (Bibì e Bibò, Arcibaldo e Petronilla, la Checca e Fortunello, Gordon, Mandrake, Cino e Franco, Topolino, per fare solo qualche vecchio nome, sono tutti americani), e quindi costituiscono una fetta importante anche del mercato fumettistico europeo.

Ma in Italia l'"amatoriale" ha conosciuto e conosce uno sviluppo singolare. Il fatto di essere stati il primo paese al mondo ad avere nelle edicole una rivista interamente incentrata sul fumetto (Linus), indicando la strada ad altre pubblicazioni simili in Italia e all'estero, ha influito moltissimo. L'"amatoriale" ha affiancato subito Linus – siamo nel 1965 – con le prime fanzine e le prime ristampe diffuse in poche centinaia di copie.

Con gli anni, il "mercato amatoriale" è andato crescendo d'importanza e d'interesse fino al boom di tre-quattro anni fa, con un pubblico sempre più numeroso e quindi con la possibilità dei micro-editori ("coraggioso manipolo di dopolavoristi dell'editoria, archeologi e restauratori", come li battezzammo nella prima edizione del Catalogo) di stampare anche albi a colori mantenendo i prezzi a livelli accessibili.

Oggi come oggi, sonostate ristampate quasi tutte le collane più importanti della storia del Fumetto italiano sia per qualità che per successo di mercato, nonché edizioni cronologiche dei personaggi più celebrati.
Si tratta dunque di migliaia di "pezzi", talvolta con più di una edizione per la stessa serie o per lo stesso personaggio, e non è facile orientarsi in una simile giungla. Quando tre anni fa è apparsa la prima edizione del Catalogo, proprio come esigenza di appassionati per mettere un po' di ordine in un simile marasma, la produzione complessiva – relativa a dieci anni di "amatoriale" – non superava un terzo della disponibilità attuale!

Abbiamo dunque ripreso interamente la prima edizione, completandola dove necessario e aggiornandola all'autunno 1978: il volume che avete in mano contiene un panorama – completo quanto più ci è stato possibile – di tutte le pubblicazioni a fumetti edite inItalia "a circuito chiuso" e a tiratura limitata, comprese le riviste professionali, le fanzine e i cataloghi delle manifestazioni fumettistiche.

Ancora una volta la presenza pubblicitaria di importanti case editrici del settore riconferma la prfetta convivenza e l'osmosi esistente tra il mercato "amatoriale" e quello "nazionale".

Infine, il fatto che questo Catalogo sia distribuito anche nelle librerie secondo il canale tradizionale indica l'apertura verso il nuovo pubblico, la disponibilità dell'"amatoriale" a cogliere le indicazioni che possono e devono venirgli da tanti nuovi amici.

Luigi F. Bona e Nessim Vaturi


© 1978 by Luigi F. Bona Editore, Milano