Attacco del governo USA
a Memín Pinguín

Per anni le mani di Sixto Valencia hanno creato e dato vita ad un personaggio unico in Messico: Memín Pinguín.
Da un idea della scrittrice Yolanda Vargas Dulché questo personaggio era stato disegnato nel 1943 da Alberto Cabrera. Dal 1962 è stato ripreso da Sixto Valencia che ha disegnato nientemeno che 372 storie di Memín, un ragazzino cubano, bassino, grosse labbra, occhi grandi, camicia a righe e berretto sportivo. Il fumetto ha raggiunto livello internazionale, pubblicato in 7 paesi e tradotto in diverse lingue. E' pubblicato nelle Filippine, in Italia, in Indonesia, in Colombia, in Giappone, in Iran e negli Stati Uniti.
Per celebrare i 62 anni di vita di questo personaggio, il Servicio Postal Mexicano, le poste messicane, ha deciso di realizzare 5 francobolli [a destra, dal sito tebeosfera.com] con immagini di Memín Pinguín, per un totale di 750.000 esemplari, che hanno provocato un'assurda e totalmente immotivata reazione "antirazzista" da parte del governo degli Stati Uniti, il che mette in luce non solo la sua profonda ignoranza per ciò che riguarda il fumetto messicano, ma anche il fatto che evidentemente quanti hanno aderito a questa reazione non hanno mai letto né in lingua spagnola né in lingua inglese un solo fumetto di Memín.
Inoltre alcune organizzazioni statunitensi hanno chiesto – interferendo nelle decisioni del governo messicano – l'immediata eliminazione dei francobolli, minacciando il boicottaggio del commercio tra i due paesi se questo non avvenisse.
Dice Manelick de la Parra, presidente delle edizioni VID, che pubblicano il personaggio dal 1943: "Negli anni Cinquanta e Sessanta gli indici di analfabetismo erano molto alti e molti messicani hanno imparato a leggere cercando di capire che cosa dicesse Memín Pinguín. Ha compiuto una grande opera, è un personaggio che mantiene vivi valori come la generosità, la solidarietà, l'amore e l'amicizia, che non devono andare perduti in Messico".
memin Il fumetto è apparso per la prima volta nel 1943 nella sezione "Almas de Niños" scritta da Vargas Dulché nella rivista Pepín.
Nel 1985 il Ministero per l'Educazione delle Fillippine, ha dichiarato Memín Pinguín lettura obbligatoria nelle scuole, dato che "alimenta negli studenti il rispetto verso la famiglia e le istituzioni".
Non si capisce, quindi, come mai per gli Stati Uniti questo personaggio abbia un'immaggine "razzista e discriminatoria".
Il governo messicano ha dichiarato che non toglierà dalla circolazione i francobolli, e ha sostenuto inoltre che l'ignoranza nei confronti del fumetto messicano in generale e di questo personaggio in particolare sono alla base di queste dichiarazioni.
Come aneddoto aggiungiamo che i primi 75.000 francobolli usciti dalla tipografia governativa sono già andati esauriti e ci sono file lunghissime in attesa della seconda uscita. Nel frattempo nelle aste internet i fogli di francobolli hanno raggiunto quotazioni di 200 dollari!


Melina Gatto

Associazione Franco Fossati - Museo del fumetto e della comunicazione
Coordinamento America Latina & Spagna
www.museodelfumetto.it



  • Sull'argomento č interessante leggere il lungo intervento di Manuel Barrero nel portale del fumetto di lingua spagnola TEBEOSFERA, area BLOG: "El caso Memín Pinguín. Un tebeo racista".