Con varietà di stile affronta nel frattempo soggetti realisici e comici, dalle copertine rosa per i romanzi Rizzoli alle illustrazioni di fiabe per Boschi e Carroccio. Alla fine degli anni Cinquanta comincia a collaborare con lo studio di Rinaldo Dami realizzando illustrazioni e fumetti per l'agenzia britannica Fleetway e per il Corriere dei piccoli (dove riprenderà anche il personaggio di Formichino, creato da Sgrilli. Nel 1963 comincia la pluridecennale collaborazione con Topolino (a partire dalla storia "Pippo e la vacanza culturale" pubblicata nel n. 420), intrapresa e proseguita con passione al punto da farla diventare l'attività principale. Si cimenta con successo anche nella sceneggiatura: la sua preparazione culturale e il rispetto per la storia del celebre personaggio (nato come fumetto nel 1930 anche lui) lo portano a concepire storie non superficiali, spesso giocate su ambientazioni storiche medievali, e al recupero di importanti momenti del passato di Mickey Mouse. Il segno grafico ricco e decorativo lo rende riconoscibile e lo fa apprezzare come uno dei migliori autori disneyani.
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