Máximo Gorky CARVAJAL BELMAR 1935-2006
Nasce a Valparaiso (Cile) il 6 ottobre 1935. Fin da piccolo ama l'arte disegnata e realizza per gioco il suo primo fumetto a 8 anni; l'anno seguente il professore di incisione Carlos Hermosilla Alvarez lo ammette comunque alle lezioni dell'accademia di Viña del Mar, incluse quelle vietatissime della figura humana con modelli nudi.
A 15 anni emigra con la sua famiglia a Santiago e studia alla Escuela de Artes Aplicadas. Deve lavorare come serigrafo agli Estudios Norte, dove conosce Eduardo Perez, un disegnatore della rivista Vistazo, che lo presenta al direttore Luis Enrique Délano. Comincia così a 19 anni in modo curioso la sua carriera professionale inventando un fatto di cronaca basato su aeroplani per poter pubblicare suoi disegni fatti per una storia a fumetti.
Nel 1955 viene coinvolto da Rafael Fuentes Plaza nella creazione di Ventarrón, la prima rivista di fumetti interamente cilena, anzi interamente realizzata da lui. Il nome della testata (che significa "ventata", "turbine") viene dal personaggio del pugile Pancho Murano, ma disegna anche le avventure di un subacqueo e di un poliziotto. Il buon successo di pubblico non impedisce che il periodico chiuda dopo una decina di numeri, per difficoltà dell'editore.
Realizza poi un'efficace versione illustrata di "El siniestro Dr. Mortis", popolare radiocommedia di Juan Marino.
Crea la serie "Dina y Nino en la tierra perdida de Mu" per Mampato, e la riprenderà negli anni Ottanta, senza censure, per la rivista di fumetti Cachipún.
Si susseguono varie collaborazioni per fumetti bellici (come "Corresponsales de guerra" per la rivista Guerra) e avventurosi picareschi (per La Pampaya, El Quirquincho, fino ad Ácido e Bandido).
Nel 1963 conosce Themo Lobos e comincia a interessarsi alla narrativa d'anticipazione collaborando a Rocket (poi Robot), dell'editrice Zig-Zag, per fumetti di fantascienza. All'inizio degli anni Settanta scrive la serie "Eos errante", dove tra gli spazionauti c'è un'indigena mapuche che fa da telepata.
A metà degli anni Settanta, per la crisi del settore, tralascia i fumetto tradizionale e comincia la collaborazione con Mundicrom per illustrare classici come "Historia de Chile", "Historia del hombre" e "Flora y fauna", per il mercato centroamericano e spagnolo.
Negli anni Ottanta ritorna alla fantascienza con "Axo, un viajero espacial", poi ripubblicato in Ácido. Nello stesso periodo pubblica su Bandido il detective fantascientifico Black Sloane. Su Asteroide pubblica storie di salti nel tempo dove si trovano ugualmente nazisti, cowboy e alieni.
Collabora con Alvaro Arce (Grafilms) per i disegni animati di Condorito e con Jaime Castro per alcuni episodi dei Pitufos (gli Schtroumpfs, in Italia conosciuti come Puffi) su incarico della Hanna e Barbera a uno studio d'animazione in Argentina dove Castro lavora.
All'inizio degli anni Novanta collabora con la rivista Pimpín, insieme a Themo Lobos, ma senza rinnovare il successo di Mampato.
E' presidente della Asociación de Historietistas e Ilustradores de Chile.
Muore a Santiago (Cile) il 21 agosto 2006.