Alberto SIMIONI 1951-1990

Alberto Simioni

Nasce a Bassano del Grappa (Vicenza, Italia) il 30 aprile 1951. Appassionato di fumetti, ha come riferimento la ligne claire degli autori belgi, in particolare quella di Morris (disegnatore del western umoristico Lucky Luke). Nel 1969 comincia a collaborare con il giornalino cattolico per ragazzi Il piccolo missionario e affina la sua arte con Carlo Peroni (alias studio CPPC, Milano) lavorando sui personaggi Gianconiglio (per il Corriere dei piccoli) e Nerofumo (per Il piccolo missionario).
Nel maggio 1971 pubblica la prima storia di un personaggio interamente suo, Gigitex, che diventerà una delle colonne della testata dei missionari comboniani, apprezzato dai lettori e dal mondo degli appassionati del Fumetto.
Nonostante le sue capacità professionali possano aprirgli interessanti orizzonti sul più vasto mercato italiano e francofono, intensifica la sua produzione in ambito locale e nella nicchia dell'editoria cattolica veneta, lavorando e vivendo nella cittadina di Breganze (Vicenza), dove oltre a produrre fumetti insegnerà la lingua inglese a scuola.
Nell'ottobre 1977 fonda, con altri giovani breganzesi, Breganzecomics, un nucleo molto attivo che farà notare la sua presenza nel panorama del fumetto, sia con l'organizzazione di eventi sia formando nuovi talenti.
Alla fine del 1978 comincia a collaborare anche con La Voce dei Berici, storica testata della diocesi di Vicenza, curando la grafica dell'inserto mensile La Voce dei Ragazzi (fino al 1984), creando tra l'altro la serie a fumetti di Cina, Ping Pong e Ivan, con ragazzini per protagonisti.
Nel 1980 viene chiamato da Carlo Peroni per realizzare le nuove avventure di Sonny (un'evoluzione di Gianconiglio studiata per il pubblico tedesco e internazionale).
Amplia intanto, finalmente, le sue prospettive: realizza lavori di prova per la testata francese Pif (nel tentativo di rilancio affidato a Giorgio Cavazzano) e, da dicembre 1982, per l'italiana Più della casa editrice Domus, sotto la direzione di Carlo Peirano.
Si sposa nel 1984 e dal suo matrimonio nasceranno tre figli.
Nel 1987 pubblica "La storia di Merluno" sul Messaggero dei ragazzi di Padova, mentre nel Diario scolastico 1988-1989 del Piccolo Missionario/Piemme pubblica la storia di Kizito & Namusisi, sull'inserimento di due bambini neri in una classe di bambini bianchi.
Minato da una lunga malattia, muore a soli 38 anni a Breganze (Vicenza, Italia) il 21 febbraio 1990
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