Eugenio Juan ZOPPI 1923-2004

Eugenio Juan Zoppi

Nasce a Buenos Aires il 15 marzo del 1923, autodidatta. Verso il 1945 incomincia a lavorare per la Editorial Columba come ritoccatore, dopo una breve carriera di lavoratore in mestieri vari. Le innate capacità si sviluppano e ben presto passa a disegnare fumetti propri, confortato anche dai consigli e dai suggerimenti di Alberto Breccia. La sua prima storia, pesantemente influenzata dal Raymond di Rip Kirby, appare nel 1948 nel giornale La Época sotto il titolo di "En busca de los tesoros de la reina de Saba".
Nei primi anni Cinquanta crea per La revista del Superhombre il personaggio dell'intrepida reporter Patricia Pólvola. Qualche anno dopo incomincia a lavorare nel giornale La Razón dove pubblica due strisce al giorno: "La ciudad oculta de los Mayas" e "Fantomas".
Nella rivista Cinemisterio illustra nel 1951 la serie "Alan y Crazy", di Hector Germán Oesterheld, il primo lavoro dell'autore di "El Eternauta".
Nel 1955 incominica a disegnare il personaggio Misterix per la Editorial Abril. Il personaggio era nato in Italia nel 1946, opera dello sceneggiatore Max Massimo Garnier e del disegnatore Paul Campani. Zoppi sostituisce quindi l'artista italiano, con sceneggiature di Alberto Ongaro.
Collabora anche a Espinaca, realizzando varie copertine con i diversi personaggi presentati all'interno, imitando con grande verosimiglianza lo stile dei disegnatori originari.
Con Oesterheld realizza anche un altro fumetto, "Perseculio", pubblicato in Cile, dove pubblica su Zig Zag e Lord Cochrane.
Su testi di Leonardo Wadel, all'inizio degli anni Settanta, realizza la serie gauchesca intitolata appunto "El gaucho", collaborando poi attivamente con le Ediciones Record. Incomincia anche a lavorare per l'Europa: i suoi disegni si pubblicano in Italia (Gionalino, Lanciostory) e in Gran Bretagna (Fleetway, Thomson).
Nel 1980 realizza anche le illustrazioni dell'enciclopedia "La historia de la Humanidad", distribuita in molti Paesi.
Collabora inoltre con diverse agenzie di pubblicità, ed è direttore di El clan de Mac Perro (un inserto della rivista Billiken), Correo de la tarde, Gente, El Gráfico, Rataplan, SexHumor, Fierro e altre ancora.
Non manca mai a una inaugurazione di altri autori, a conferenze o a incontri con gli studenti delle scuole per insegnare quello che sa della sua arte.
Muore a Buenos Aires (Argentina) nella notte di mercoledì 28 luglio 2004, a 81 anni, quando è ancora in attività e ha in corso nuovi progetti di lavoro.

 

  • Revisione 2004: Melina Gatto.