BETTY BOOP USA, 1931 / umorismo, glamour / Max Fleischer

Betty Boop

Donnina provocante e maliziosa, dal corpo esuberante e la boccuccia a cuore, scollature profonde, abiti aderenti e cortissimi, secondo i canoni sexy delle prime vamp cinematografiche (Clara Bow in testa), Betty Boop viene creata nel 1931 da Max Fleischer, uno dei padri del disegno animato.
Arriva al fumetto nel 1934 in una serie di tavole domenicali firmate dallo stesso Fleischer (ma probabilmente realizzate da autori del suo studio e dal fratello Dave Fleischer) e distribuite dal King Features Syndicate.
Prive della musica e del movimento insinuante del disegno animato, le tavole disegnate sono meno suggestive, non suscitano l'interesse del grande pubblico e vengono soppresse nel 1939 quando anche la serie animata viene conclusa, vittima delle pressioni di varie associazioni puritane che avevano presa di mira il personaggio per le sue mossette, la sua amoralità (concedeva il suo cuore ogni volta a un uomo diverso) e un'orecchiabile canzoncina tutta sospiri.
La censura era intervenuta su sollecitazione di queste associazioni e Fleischer aveva dovuto accettare dei compromessi rendendo il personaggio più castigato, meno sexy, con la gonna allungata e movimenti più composti. Si era reso conto, però, che snaturare il personaggio era peggio che cessarne la produzione. L'ultima sua apparizione è una sorta di sberleffo verso i censori: il suo corpo malizioso appare infagottato in un abito informe che la rende irriconoscibile.
Nonostante abbia "vissuto" così poco, il personaggio entra per sempre nella storia del fumetto e del disegno animato come massima icona della vamp sexy degli anni ruggenti.