RANXEROX Italia, 1978 / avventura, underground / Stefano Tamburini, Andrea Pazienza, Tanino Liberatore

Ranxerox

Fondamentalmente buono – anche se quando ci si mette è davvero imbattibile, poiché i suoi avversari non hanno né la sua forza né la sua determinazione – Ranxerox è una specie di mostro di Frankenstein punk, di metallo e lattice, costruito e programmato da uno studente fuorilegge come guardia del corpo elettronica. Dopo la morte del suo creatore, crivellato di proiettili dalla polizia, si trasforma in un relitto cibernetico dalle variabili impazzite, ma diventa infine padrone di se stesso e lo ritroviamo protagonista di una serie di folli avventure ambientate in una Roma del futuro degradata oltre ogni dire, dove violenza e droga sono la norma.
Il personaggio è creato nel 1978 da Stefano Tamburini, che ne disegna le prime tre storie per Cannibale con l'aiuto di Andrea Pazienza e Tanino Liberatore, limitandosi poi alle sceneggiature quando la serie approda alla rivista Frigidaire.
Il primo Ranxerox (anzi Rank Xerox, ma deve cambiare nome per intimazione dei legali della nota azienda produttrice di macchine per ufficio) è asciutto, le sue storie in bianco e nero si svolgono sempre di notte nel buio dei cinema o in viali invasi dal neon.
Disegnato poi da Liberatore (su testi di Chaba, dopo la scomparsa di Tamburini), è una massa di muscoli che ama, a suo modo, la dodicenne Lubna, una lolita eroinomane che si serve di lui come guardia del corpo e come oggetto sessuale, alla stregua di un elettrodomestico o poco più, mentre la realtà sembra sempre di più confermare la preveggenza degli aspetti più trucidi e violenti immaginati dagli autori.