Clementina MAJOCCHI (Bruna) 1866-1945

Clementina Majocchi - Bruna

Nasce a Cento (Ferrara, Italia) nel 1866. Più giovane di due anni della sorella Maria Majocchi [Jolanda], si dedica alla poesia dopo la morte del fidanzato e la rivista La Riviera Ligure pubblica le sue prime composizioni "Barcarola" e "Acque chete" (che nel 1913 saranno inserite nell'antologia "L'eterna chimera" della Casa Editrice Fiorita). Amica del poeta Alberto Cappelletti, pubblica con editori diversi, adottando il nome con cui viene chiamata anche in famiglia, Bruna.
Nel 1894 l'editore Licinio Cappelli stampa nella "Biblioteca della Cordelia" il suo primo libro, "Pètali e lagrime", una raccolta di poesie con un'introduzione scritta dalla sorella.
Nel 1908 la sua opera in versi "L'intima fiamma" esprime ribellione contro le storture del mondo e nel 1912 la sua poesia "Pane e Psche" vince il concorso dell'Associazione internazionale femminile per l'Arte.
Nel frattempo la sorella Maria, assidua collaboratrice di Ida Baccini per la rivista Cordelia con il nom de plume di Jolanda, nel 1911 deve assumerne la direzione, dopo la scomparsa della storica direttrice.
Quando anche Jolanda, minata da una lunga malattia, muore nel 1917, la direzione viene affidata a Bruna, che si mette d'impegno a continuare un'impresa importante nel panorama letterario e soprattutto di rilevanza per il pubblico di govani lettrici ancora in cerca di un ruolo e un riconoscimento sociale.
Mantiene con difficoltà la direzione di Cordelia fino al 1924, ma il regime ha un'idea diversa della funzione della donna e, dal 1925, passa ad altra conduzione della rivista, diventata nel frattempo da settimanale a quindicinale (e che dal 1929 diventerà mensile, priva ormai di una personalità).
Si occupa dell'infanzia a livello educativo e letterario.
Nel 1928 pubblica il suo romanzo "L'acqua che non disseta", a Milano, per l'editore Angelo Solmi.
Muore a ottantun anni nella nativa Cento (Ferrara, Italia) nel 1945.