Luigi Alessandro PARRAVICINI 1799-1880

Luigi Alessandro Parravicini

Nasce a Milano (Italia) nel 1799. Direttore dal 1826, per sedici anni, della scuola elementare di Como, nel 1831 pubblica il "Nuovo sillabario italiano".
I 4 volumi del "Giannetto":
vol. 1° "L'uomo – i suoi bisogni; i suoi doveri"
vol. 2° "Arti e scienze – Geografia
e scienze naturali"

vol. 3° "Racconti sui doveri dei fanciulli –
Racconti morali tratti dall'Istoria d'Italia"

vol. 4° "Racconti morali tratti
dall'Istoria d'Italia – Capitolo ultimo"

Nel 1837 pubblica il "Giannetto", che - come recita il frontespizio del volume - è "opera che in Firenze ottenne il premio promesso al più bel libro di lettura ad uso dei fanciulli del popolo" (un premio della Società fiorentina dell'istruzione elementare, bandito nel 1833 con termine entro giugno 1834 ma non assegnato, riproposto nel 1835 e finalmente conferito il 13 dicembre 1836 al "Giannetto"). Adottata come premio nelle scuole elementari del Regno Lombardo-Veneto e nel Canton Ticino, l'opera in 4 volumi diventa il primo vero e diffusissimo libro di scuola italiano (già nel 1856 registrerà ventisette edizioni italiane, undici napoletane e sette livornesi), un primato come libro di lettura che verrà poi superato soltanto dal "Cuore" di Edmondo De Amicis.
Verrà pubblicato in Svizzera, a spese del governo, il "Manuale di pedagogia e didattica" (vol. 1, Locarno 1842; vol. 2, Lugano 1845), che raccoglie le sue lezioni tenute nel Canton Ticino tra il 1837 e il 1839 e che verrà più volte ristampato.
Nel 1842 è trasferito dal governo austriaco a dirigere la Scuola Tecnica di Venezia, dove rimarrà fino alla fine della sua carriera.
Pubblica "Dissertazioni, progetti di legge e regolamenti intorno agli studi pubblici e specialmente alle scuole elementari minori, maggiori e tecniche in Italia", seguito dal "Metodo di insegnare a scrivere e a leggere l'italiano fondato sulle sillabe naturali" (Venezia 1846).
Muore a Vittorio Veneto (Treviso, Italia) il 4 agosto 1880.

 

Le polemiche (soprattutto con il Tommaseo) sulla sua accettazione del regime austriaco non impediscono al suo "Giannetto" di continuare a essere un metro di paragone e un punto di riferimento per educatori e scrittori, con un proliferare di "giannetti" e "giannettini" (si pensi per esempio al "Giannettino" di Carlo Collodi).

  • Luigi Alessandro Parravicini. "Giannetto". Tipografia di Luigi Diodati, Napoli, 1856.
  • Marino Berengo. "Appunti su Luigi Alessandro Parravicini. La metodica austriaca della Restaurazione" in "Omaggio a Piero Treves", a cura di A. Mastrocinque, Antenore, Padova 1983. In rete: www.storiadivenezia.net/sito/saggi/berengo_appunti.pdf