Antonio STOPPANI 1824-1891

Antonio Stoppani

Nasce a Lecco (Italia) il 15 agosto 1824. Quinto di quindici figli di Giovanni Maria Stoppani e Lucia Pecoroni, a dodici anni viene avviato alla carriera ecclesiastica, prima nel seminario di Castello (sopra Lecco), poi a Monza (dove conosce Alessandro Pestalozza e si avvicina alla filosofia di Antonio Rosmini).
. Nel 1845 è al seminario maggiore di Milano, e nel marzo 1848 partecipa alle Cinque giornate di Milano. Ritornato in seminario, a giugno riesce a ottenere il presbiterato; celebra anche la sua prima messa, ma viene subito chiamato a insegnare grammatica latina nel seminario di S.Pietro Martire. Nel 1953, quando Giuseppe Mazzini fonda il Partito d'azione, il governo austriaco stringe le maglie attorno a chi ha espresso ostilità, quindi anche Antonio Stoppani viene espulso dai seminari arcivescovili e gli è negato l'insegnamento a Milano (anche l'incarico di vicedirettore del collegio milanse Calchi-Taeggi viene negato). Incontrerebbe difficoltà economiche, se le frequentazioni familiari non lo potessero portare a insegnare privatamente a Como e a Milano, come pecettore, in casa della famiglia Porro.
Si dedica in modo sempre più approfondito allo studio delle Scienze naturali e della paleontologia (il catalogo della sua collezione costituirà la prima descrizione geologica della Lombardia) e già nel 1855 è tra i soci fondatori della Società geologica di Milano (poi Società italiana di scienze naturali).
Nel 1857 è direttore spirituale all'orfanatrofio milanese e nel 1859-1860 è custode alla Biblioteca Ambrosiana.
Dopo l'Unità d'Italia, contribuisce al processo di modernizzazione del regno. Può insegnare Scienze naturali e, nel 1861, all'Università di Pavia. Nel 1864 insegna all'Istituto tecnico superiore di Milano. Partecipa ai lavori per la realizzazione della Carta geologica d'Italia, allo studio e alla ricerca dei giacimenti minerari e del petrolio. Pubblica nel 1864 il fondamentale "Saggio di una storia naturale dei petrolii".
Nel 1866 si arruola come volontario nella Terza guerra d'indipendenza (che culminerà nella conquista di Roma).
Prosegue il proprio impegno in conferenze pubbliche, convinto che la conoscenza scientifica sia uno strumento fondamentale per lo sviluppo economico e sociale. Per questo motivo pubblica anche, in fascicoli periodici, opuscoli divulgativi di geologia e paleontologia. Amplia il suo interesse agli aspetti applicativi legati alla realizzazione di gallerie, strade, ferrovie e canali navigabili.
Pubblica in tre volumi il suo "Corso di geologia", il primo manuale di geologia italiano (ristampato fino al 1873).
Collabora con molti periodici divulgativi, tra i quali Il Politecnico nell'ultima fase della pubblicazione creata da Carlo Cattaneo e alcune testate rivolte ai ragazzi.
Condivide le sue esperienze con Luigi Sailer (1825-1885), un autore (era stato anche il creatore della "Vispa Teresa", la celebre immortale filastrocca), insegnante e divulgatore che a Milano nel 1870 fonda e dirige il giornale per fanciulli Le prime letture. Sailer convince l'amico scienziato a raccontare nel suo giornalino alcune tappe del suo itinerare per l'Italia attraverso luoghi e intuizioni di grande suggestione, che per di più Antonio condivideva con giovani e giovanissimi ragazzi curiosi e affascinati. Queste cronache e informazioni sono presentate come anticipazioni di un libro che Antonio Stoppani avrebbe in mente di pubblicare, prima o poi, ma ancora indefinito; sono una formidabile traccia - e un incentivo per l'autore - di ciò che finalmente vedrà la luce nel 1876: "Il Bel Paese".
"Il Bel Paese. Conversazioni sulle bellezze naturali la geologia e la geografia fisica d'Italia" avrà un eccezionale numero di edizioni e ristampe e contribuisce a far conoscere agli italiani il proprio territorio, stimolando a coltivare il sentimento nazionale senza però prescindere da un'appartenenza regionale. Alla ricerca anche dei luoghi meno noti ma non per questo meno ricchi di fascino e di storia, il libro anticipatore di una forma di "turismo" popolare intelligente e culturale, dove non mancano gli stimoli scientifici. L'opera sarà per molti decenni nella rosa dei libri più amati anche dai giovani lettori, probabilmente terzo dopo "Pinocchio" e "Cuore".
Socio corrispondente dell'Accademia della Crusca, corrispondente della Geological Society di Londra, socio onorario dell'Accademia Pontificia dei Nuovi Lincei, nel 1873 viene eletto primo presidente della Sezione milanese del CAI, Club Alpino Italiano, e nel 1879 membro del Regio Comitato geologico, infine nel 1884 presidente della Società Geologica Italiana.
Riprende l'insegnamento, dopo aver effettuato un importante viaggio all'estero che lo ha portato a conoscere Eduard Suess e molti altri scienziati. Viene incaricato della cattedra di Geologia e geografia fisica e della direzione del Gabinetto di geologia all'Istituto di studi superiori pratici e di perfezionamento di Firenze, dove rimane fino al 1882, quando torna a Milano per insegnare all'Istituto tecnico. Durante questi anni, oltre che all'ampliamento delle collezioni paleontologiche, tiene molte conferenze di scienza popolare di grande successo.
Lo studioso non trascura gli studi di filosofia religiosa, approfondendo il rapporto tra scienza e dogma cattolico, e pubblica l'importante saggio "Il dogma e le scienze positive", che contribuisce a difendere il pensiero di Rosmini dopo la morte del filosofo.
Un'ultima opera, "Nuovo saggio di una esegesi della storia della creazione secondo la ragione e la fede", che rappresenterebbe scopo e sintesi della sua vita di ricerche, rimane purtroppo incompiuta e inedita.
Muore a Milano (Italia) il 1° gennaio 1891.

 



  • Antonio Stoppani. "Il Bel Paese".