Alessandro VARALDO (Aldo Dorval) 1876-1953

Alessandro Varaldo

Nasce a Ventimiglia (Italia) il 25 gennaio 1876. Figlio del savonese Giuseppe Varaldo e della ventimigliese Eugenia Rolando, trascorre la giovinezza nella città natale, dove frequenta il ginnasio, completando il percorso liceale a San Remo; si trasferisce poi con la famiglia a Genova. Lettore appassionato, fin da bambino comincia a scrivere, componendo impegnative opere in prosa e in poesia che, naturalmente, resteranno inedite.
Esordisce a sedici anni, nel 1893, con il sonetto "Morta" nel giornale letterario fiorentino La Bohème, firmato con lo pseudonimo Aldo Dorval. Da quel momento non smetterà più di pubblicare. Il primo libro è del 1897, quando partecipa a "Il primo libro dei trittici" (tipografia Gibelli, Bordighera), un testo d'avanguardia del simbolismo italiano (con i sonetti di Alessandro Giribaldi, Mario Molfettani e Alessandro Varaldo, tredici per ciascuno), seguito nel 1898 dal primo volume interamente suo "La principessa lontana" (quattro novelle, con prefazione di Jolanda, ed. A. Barboni, Castrocaro).
Seguono, in rapida successione, volumi di poesia, teatro, critica, saggistica e soprattutto romanzi e novelle. E' intensa la collaborazione con riviste e giornali come La Gazzetta del popolo della Domenica e il quotidiano Il Caffaro.
L'attività di Alessandro Varaldo è intensissima: pubblica circa sessanta romanzi, trenta lavori teatrali, fra i quali dodici commedie, tre volumi di poesie, tre di critica, un migliaio di novelle, alcuni libri per ragazzi e - secondo i calcoli della Compagnia d'i Ventimigliusi - collaborerà con 136 testate giornalistiche, fra cui alcune in spagnolo e in portoghese.
Nei suoi scritti traspare sempre un affettuoso attaccamento alla terra natale e oltre ai romanzi come "Mio zio il diavolo", "I due nemici", "La stella di Venere", "La Marsigliese" e "I signori di Nervia", interamente ambientati a Ventimiglia, non c'è volume che non contenga qualche nostalgico riferimento alla sua città. Memore anche del dialetto, collaborerà alla rivista antologica A Barma Grande (Cumpagnia d'i Ventemigliusi, 1932-1937) con ricordi della sua gioventù: "E Asse", "U mei primu incontru cun Munegu", "A mei grossa descüverta", "U Nervia e u Röia".
Dirige Comoedia, quindicinale di commedie e di vita teatrale, poi rassegna mensile del teatro, pubblicato da Mondadori dal 1919 al 1934.
Fonda nel 1920 la SIAE, Società Italiana Autori ed Editori, che dirige fino al 1928, quando, per disposizione governativa, viene sostituito da un gerarca fascista.
Nel 1931 crea il personaggio del commissario Ascanio Bonichi per il romanzo "Il sette bello", primo romanzo poliziesco italiano a essere pubblicato nella celebre collana dei Libri Gialli Mondadori (con il n. 21) che ha dato origine al genere "giallo" sinonimo di poliziesco-investigativo. Più tardi darà vita anche all'investigatore privato Gino Arrighi.
Nel 1933 Mondadori gli affida la direzione della nuova collana di romanzi popolari I romanzi di cappa e spada.
Per breve tempo (1937) è direttore del giornale umoristico e satirico Il Settebello (poi acquisito da Mondadori che ne affiderà la direzione a Cesare Zavattini).
Nel 1943 assume la direzione dell'Accademia di Arte Drammatica di Roma, succedendo a Silvio D'Amico.
Muore a Roma (Italia) il 18 febbraio 1953, a ottant'anni.
Nei Libri Gialli Mondadori 1929-1941
annon.titolo
193121Il sette bello
193128Le scarpette rosse
193358La gatta persiana
193381La scomparsa di Rigel
1935108Circolo chiuso
1936130Casco d'oro
1936139Il segreto della statua
1938194Il tesoro dei Borboni
Altri romanzi
annotitoloedizione
---I due nemiciromanzo, Mondadori, Milano; 5° ed.: 1931
1913Genova sentimentaleModerna Editrice, Genova
1922Il falco - cronaca del 1796Mondadori, Milano-Roma
1924I cuori solitariMondadori, Milano-Roma
1926Le margherite, cronache di tutti i tempiMondadori, Milano
1927Il covoromanzo, Mondadori, Milano
1930La bella e la bestiaromanzo ed. definitiva; Ceschina, Milano
1932Al vento d'occidente - cronache marinare
dell'estrema Liguria occidentale
Ceschina, Milano
1935Nuove penne dell'aquilaMondadori, Milano
1935Un grand'uomo e una piccola donnaromanzo, Mondadori, Milano
1936Maschere vive - storie e cronache di palcoscenicoCeschina, Milano
1937Pellegrinaggi letterariMondadori, Milano
1939La troppo bellaromanzo, Mondadori, Milano
1942Il chiodo rossoMondadori, Milano
1942L'ultimo dragone di SavoiaCeschina, Milano
1944Sul margine della storiaCeschina, Milano
1946Piccole storie di ieri e di oggiCavallotti, Milano
1946Il mondo è piccoloMondadori, Milano
Testi teatrali
annotitoloedizione
1920Appassionatamentein Comoedia 2°/13
1921La conquista di Fiammettacomm. 4 atti; in Comoedia 3°/14
1924Diamante o castonecomm. 2 atti; A. Varaldo "Teatro" III, Sonzogno 1924
1924Il più sincero dei trecomm. 1 atto; idem, Sonzogno
1924Una sciaradacomm. 1 atto; idem, Sonzogno
1924Il selenita---; idem, Sonzogno
1924Il gatto nerocomm. 1 atto; idem, Sonzogno
1924Don Giovanni si pente1 atto; idem, Sonzogno