Leopoldo METLICOVITZ1868-1944
Nasce a Trieste (Italia) nel 1868. Di famiglia dalle radici dalmate (Metlicovich), a quattordici anni lavora già come apprendista presso una tipografia di Udine e impara rapidamente la tecnica di riproduzione dei bozzetti dei manifesti, arte in cui eccellerà. Viene infatti invitato da Giulio Ricordi a trasferirsi a Milano, dove nel 1892 assume la direzione del reparto tecnico delle Officine grafiche Ricordi. La sua abilità nel riprodurre su lastre litografiche manifesti di grandi dimensioni (fino a quaranta metri quadri) gli procura notorietà. Inizia in questo periodo la sua attività di cartellonista e crea tra l'altro il famoso marchio del Fernet Branca con l'aquila e li mondo (verrà depositato soltanto nel gennaio 2006).
Scenografo, costumista, illustratore e cartellonista per il Teatro alla Scala di Milano, conosce Verdi e Puccini.
Nel 1906, in occasione della grande Esposizione Universale a Milano, vince il concorso per il manifesto della fiera, aumentando grandemente la sua popolarità come autore. Dedicherà sempre più energie all'attività pittorica.
Comincia a collaborare come illustratore con Ars et Labor, con La lettura e con Almanacco italiano.
Nel 1907 si sposa con Elvira Lazzaroni (dalla loro unione nasceranno Roberto nel 1908 e Lepolda nel 1912). Abiterà a Milano fino al 1908, con una villa anche a Ponte Lambro, comune in prossimità di Erba (Como, Italia) dove si trasferirà definitivamente con la famiglia allo scoppio della guerra, nel 1915, pur mantenendo lo studio presso Ricordi.
Nel 1910 soggiorna in Argentina per sei mesi (ed è il secondo viaggio di lavoro nel paese latinoamericano per conto di Ricordi), dove produce numerosi manifesti.
Disegna il marchio delle Officine Grafiche Ricordi (tre cerchi inanellati) e una serie di figurine per la Liebig.
Dal 1915, nella tranquillità della casa di Ponte Lambro, si dedica soprattutto al ritratto e al paesaggio. Interromperà bruscamente i rapporti con la Ricordi dopo la morte dell'editore (1912) e l'abbandono dell'azienda anche da parte del figlio Tito II nel 1919.
Sempre più isolato, dopo la morte della moglie nel 1941, anche il grande illustratore si spegne a Ponte Lambro (Como, Italia) nel 1944.
  • Biografia a cura di Caterina Vagliani: www.sapere.it/tca/minisite/arte/nonsolomostre/metlicovitz_bio.html
  • Civica raccolta delle stampe Achille Bertarelli, Milano, Castello Sforzesco.