Giorgio TABET1904-2002
Nasce a Genova (Italia) il 4 febbraio 1904. Nell'estate del 1917 realizza delle copertine con motivi floreali sotto la guida di Giulio Cisari, invitato da suo padre a Varazze perché lo avviasse al disegno e alla pittura. Nel 1925 comincia a collaborare con illustrazioni con il Secolo XX.
Nel novembre del 1926 si trasferisce a Milano, dove divide lo studio-abitazione con Michele Cascella, e comincia a collaborare anche con Lidel, diretta da Gino Valori.
Dalla metà degli anni Venti collabora con il giornale satirico Guerin Meschino e con il quotidiano L'Ambrosiano. Con un segno di particolare eleganza rappresenta il fascino e l'atmosfera del capoluogo lombardo, le «pose», le atmosfere, i tipi del mondo borghese a Milano fra le due guerre e oltre.
Negli anni Trenta illustra copertine e interni di periodici come Il romanzo mensile (dell'editoriale del Corriere della sera) e Gialli economici Mondadori.
Illustratore tra i più noti e apprezzati, realizza le copertine per le collane "Le scie" e "Omnibus" (Mondadori) dal 1937 agli anni Sessanta.
Dalla metà del 1938, per via delle leggi razziali promulgate dal regime fascista, non può più firmare i suoi lavori. Nel 1940 lascia Milano e si rifugia fino al 1944 a Castelluccio di Norcia per sfuggire ai bombardamenti e alle persecuzioni.
Dopo la Liberazione inizia la collaborazione con la Salani. Nell'aprile 1945 nasce il figlio Guido. Nel 1945-1946 collabora con la Domenica del popolo e dal 1949 riprende a illustrare la Domenica del Corriere.
Negli ultimi anni si dedica soprattutto alla pittura, prediligendo il ritratto.
Muore a novantotto anni a Cecina (Livorno, Italia) il 4 novembre 2002.
  • A cura di Giovanna Ginex, Guido Lopez, Paola Pallottino. "Giorgio Tabet – il fascino discreto dell'illustrazione", Electa, Milano, 1997. Catalogo edito in occasione della mostra organizzata dalla Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori e dalla Biblioteca di via Senato in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Braidense, 29 aprile-26 maggio 1997.