Salvatore FANCELLO 1917-1941

Salvatore Fancello

Nasce in Sardegna (Italia) nel 1917. Grazie a una borsa di studio di 3.750 lire, nel giugno 1930 si trasferisce a Monza per frequentare, giovanissimo, l'Istituto d'arte ISIA, centro di grande fermento culturale che ruota intorno alla Villa Reale monzese, dove – fin dal 1923 – si organizzano le Biennali internazionali d'arte decorativa (divenute Triennali nel 1930 e successivamente organizzate a Milano nell'omonimo Palazzo della Triennale di viale Alemagna). L'ISIA è animato da docenti di grande qualità, fra i quali Marcello Nizzoli, che successivamente diventerà famoso industrial designer per Olivetti e altri committenti. In questo clima vivacissimo, Fancello studia ceramica, ma si cimenta anche con altre specialità d'arte tradizionale e di arte leggera.
Ottimo disegnatore, collabora con la rivista satirica Bertoldo, insieme a Saul Steinberg. Nel 1938 realizza su un lunghissimo rotolo di carta per telescrivente l'originale - e poi famoso, per gli addetti ai lavori - "Disegno ininterrotto".
Muore in guerra nel 1941, a soli 24 anni, sul fronte albanese.

Negli anni Novanta l'idea di Fancello viene (forse inconsapevolmente) ripresa da Sergio Salemi e Laura "Lapis" Salemi, creatore e animatrice dell'AGI (Associazione del Gadget umoristico Italiano), che coinvolgono centinaia di autori italiani del fumetto e dell'umorismo grafico a raccontare - per successive additivazioni - la vicenda di Giulietta e Romeo.