segue Cirano "Contro medici, farmacisti e cerusici"

Torto da parte mia ce ne è, ed è quello di aver chiamato al mio capezzale uno di tali nemici, ma potevo mai prevedere che coloro che fan professione di guarire gli umani, s'adoperassero invece così bene a farli morire? Questa è la prima volta che son caduto nella trappola, che se già una Volla vi fossi stato preso, non potrei, ora, più lagnarmene!
Solo al sognare un medico io credo si debba avere la febbre. Quelle loro cavalcature pelle e ossa, ingualdrappate di nero, sotto i loro cavalieri rigidi tutti un pezzo, sembrano tante bare con la Morte a cavalcioni. Sarà certo per questo, che la legge ha imposto loro di cavalcare solamente muli. Questa genìa è tanto scrupolosa nell'applicare le sue regole, che le fa persino osservare alle sue bestie, con tanti e tali digiuni, da ridurle quasi tisiche. Odiano tanto il calore, che appena sentono in un ammalato qualche cosa di caldo, prendono quel povero corpo per un vulcano in attività, ed ecco che cominciano, a forza di salassi e di clisteri, e di decotti di foglia di senna, di cassia, a impoverire l'organismo per indebolire, come dicono, quel fuoco che arde finché trova di che ardere.
Che ve ne pare?
In fin dei conti, possiamo lamentarci se esigono dieci pistole per soli dieci giorni di malattia? Fate un po' il paragone fra quello che si fa agli ammalati, e quello che si fa al delinquente. Il medico osserva le orine, interroga il paziente sulle sue funzioni corporali, e dà la condanna; il chirurgo lo fascia, ed il farmacista gli spara il suo colpo a tradimento dietro le spalle.
Appena i tre sporgono la testa in camera, si caccia la lingua al medico, si porge il deretano al farmacista, e si tende il polso al cerusico. Ed osservate un po' se tutte le cose funeste non vanno di tre in tre: nell'inferno si vedono tre fiumi, tre cani, tre giudici, tre Parche, tre beati, tre Furie; i flagelli che Iddio manda ai poveri mortali vanno di tre in tre: peste, guerra, fame; mondo, carne, diavolo; fulmine, tuono, lampo; medico, farmacista, cerusico.   E tre specie di uomini sono sulla terra fatte a bella posta per tormentare l'umanità: l'avvocato per la tasca, il medico per il corpo, il prete per l'anima.

(segue)


(da Cirano di Bergerac "Lettere d'amore", traduzione di Francesco Stocchetti, Società anonima Arti Grafiche Monza, 28 febbraio 1923 )