Arturo Perez DEL CASTILLO 1925-1992
Nasce a Concepción (Cile) il 21 marzo 1925. Bravissimo autodidatta assai portato per il disegno, come il fratello Jorge (che si è trasferito in Argentina ed è stato assunto neppure ventenne da un'agenzia di pubblicità). Arturo manda periodicamente i suoi disegni al fratello, che nel 1948 lo invita a raggiungerlo a Buenos Aires. Dopo aver collaborato per un certo periodo alla rivista Aventuras facendo il lettering, nel 1950 incomincia a pubblicare illustrazioni e riduzioni di romanzi famosi su Intervalo e su El Tony.
Considerato per la precisione e l'accurata eleganza del tratto come uno dei migliori disegnatori argentini in assoluto, dal 1959 collabora anche con varie case editrici straniere. Nella prima metà degli anni Sessanta realizza una mostra tecnico-artistica al museo del Louvre di Parigi.
Nel 1957 disegna Randall, un eroe western chiuso e introverso dai toni crepuscolari, su testi di Héctor Oesterheld. Contemporaneamente realizza parecchie biografie a fumetti di personaggi storici, da Villa a Zapata e a Pasteur.
Affascinato dai vichinghi e dalla Belle Epoque, sogna di realizzare un fumetto dal "Don Chisciotte" di Cervantes ma la sua popolarità resterà legata a numerosi personaggi western, come Randall, un uomo dal misterioso passato.
Nel 1962, su testi dell'ex poliziotto Ray Collins, dà vita alla serie Garret (nota in Italia come Kendall e in Gran Bretagna come Dan Dakota).
Nel 1964 realizza altri western – genere nel quale raggiunge particolari suggestioni – come per esempio Larrigan e Los tres mosqueteros en el Oeste.
Nel 1974 crea, ancora con Ray Collins, El Cobra e, con testi di Oesterheld, Loco Sexton: due serie ancora una volta ambientate nel mondo della frontiera.
Muore a Buenos Aires (Argentina) nel 1992.