Héctor Germán OESTERHELD 1919-1977

Héctor OEsterheld

Nasce a Buenos Aires (Argentina) il 23 luglio 1919. Mentre studia scienze naturali (si laureerà in geologia) corregge bozze presso una tipografia. Il suo debutto è sul supplemento letterario de La Prensa con il racconto "Truila y Miltar".
Successivamente scrive racconti per ragazzi per la Editorial Codex e per la Editorial Abril. Per quest'ultima scrive anche le prime sceneggiature di fumetti: Alan y Grazy, Lord Commando e Ray Kaitt. Viene poi nominato direttore di Misterix.
Nel 1955, con il fratello Jorge, fonda la Editorial Frontera e pubblica due riviste mensili, Frontera e Hora cero, in seguito affiancate dal settimanale Hora cero semanal. Nel corso degli anni realizza numerosissimi personaggi di successo, come Bull Rockett (con i disegni di Paul Campani), Randall (disegnato da Arturo del Castillo), Sargento Kirk, Ernie Pike e Ticonderoga (disegnati da Hugo Pratt), Sherlock Time (realizzato da Alberto Breccia) e la saga dell'Eternauta (disegnata per molti anni da Francisco Solano Lopez, anche se va segnalata una personalissima versione del primo episodio realizzata da Alberto Breccia).
Nel 1962 crea Mort Cinder con Alberto Breccia per Misterix (poi edita dalla Editorial Yago).
Nei primi anni Settanta collabora con la Editorial Columba creando Argon el justicero, Roland el corsario e Kabul de Bengala.
In grado di spaziare tra generi diversi, preferisce tratteggiare personaggi contradittori e parzialmente ambigui, combattuti tra il bene e il male e costretti a scegliere dalle circostanze, a differenza degli "eroi a tempo pieno".
Scrive anche il testo di una delle più appassionanti e riuscite storie sul Che, disegnata da Alberto Breccia e dal figlio Enrique Breccia, al suo esordio professionale.
Durante gli anni neri della dittatura militare, dopo aver perso entrambe le figlie (Barbara sequestrata e uccisa, Diana "scomparsa"), il grande sceneggiatore argentino subisce la medesima sorte: viene prelevato da una squadra armata nel pomeriggio del 21 aprile 1977, e di lui non si avranno più notizie.

La fotografia in alto a destra è tratta dal n. 1 di Hora Cero semanal (conservazione Museo Franco Fossati).