Edoardo PerinoNasce a Torino (Italia) il 15 ottobre 1845. Nasce in una famiglia dedita all'arte tipografica: il padre Antonio, tipografo, e il fratello Giovanni lo iniziano infatti a questa attività, per la quale sviluppa capacità e passione lavorando sulle macchine.Quando la capitale d'Italia è spostata da Torino a Firenze, nel 1865, vi si trasferisce con il fratello ed è assunto come capomacchina al giornale La Riforma. Dopo la conquista di Roma e il trasferimento della capitale alla "città eterna", nel 1870, trasloca nuovamente e apre un'azienda giornalistica in piazza Colonna: nella città liberata importa i principali giornali dal resto del Paese e anche dall'estero, diventando un punto di riferimento molto importante per il mondo editoriale. Acquista la tipografia La Bodoniana e ne potenzia la capacità produttiva con nuovi macchinari al passo dei tempi per alte tirature stampate in rotativa.
Come tipografo stampa libri e testate di successo, come quelle di Ferdinando Martini (dal Fanfulla al Giornale per i bambini e ne trae un riscontro diretto della risposta del pubblico alle diverse proposte editoriali. Visti i risultati importanti delle prime opere a fascicoli pubblicate a Milano, conquista la piazza romana presentando a dispense sia romanzi sia enciclopedie popolari. Il suo catalogo si amplia, sempre mirando a raggiungere il grande pubblico, fino a pubblicare i manuali per apprendere la lingua francese o inglese senza insegnante. A partire dal 1882 ripresenta le opere di successo e le nuove opere del focoso scrittore e politico livornese Francesco Domenico Guerrazzi (da "L'assedio di Firenze" a "Beatrice Cenci", da "L'assedio di Roma" a "Nanà", da "La battaglia di Benevento" a "Le memorie di Mastro Titta"), veri bestseller. Ha buon fiuto nel pubblicare opere di autori ancora sconosciuti (come Grazia Deledda), ma troviamo anche autori molto noti e classici letterari. Pubblica "I tre moschettieri" e gli altri romanzi storici di Dumas, "I viaggi di Gulliver" di Swift, ma anche i sonetti di Gioachino Belli e "I miserabili" di Victor Hugo, opere di Carducci e D'Azeglio, di Walter Scott e di Raspe, di Petrarca, Boccaccio, Goldoni, e "Le piccole miserie della vita coniugale" di Balzac. Anche l'edizione più "popolare" è curata e c'è molta attenzione a produrre edizioni ben illustrate. Particolarmente impegnativa è la "Biblioteca illustrata dei classici italiani", che pubblica a puntate - in dipense settimanali da 5 centesimi - "I promessi sposi" di Alessandro Manzoni ("unica edizione artisticamente illustrata", 20 dispense, 160 pagine, ill. di Leonida Edel), seguito da "La monaca di Monza" di Giovanni Rosini, "Ettore Fieramosca" e "Niccolò de' Lapi" di Massimo d'Azeglio, tutti illustrati da Leonida Edel; la collana prosegue con "Il Decamerone" di Giovanni Boccaccio e altri. Nel 1886 decide di occupare lo spazio lasciato libero dalla cessazione del Giornale per i bambini e pubblica il Giornale illustrato per i ragazzi, che nel 1888 diventerà il "giornale illustrato educativo" Il paradiso dei bambini: la direzione è affidata nei primi anni a Onorato Roux, poi sostituito dalla contessa Elda di Montedoro [Epaminonda Provaglio] fino alla chiusura (1894). Nel giugno 1890 al Paradiso dei bambini si affianca il supplemento La domenica dei bambini, sostituito nel gennaio 1893 dal supplemento settimanale illustrato a colori Il tesoro dei bambini, diretto da Emma Perodi, che continuerà fino a tutto il 1896. Del 1887 è l'esordio di Cri-Kri, giornale satirico-umoristico illustrato a colori, settimanale, che durerà almeno fino al 1897 sopravvivendo almeno due anni al suo editore, affiancato dal 1888 da una fortunata serie di piccoli almanacchi illustrati. Nel 1888 esce per soli 20 numeri La Lanterna Magica, diretta e in gran parte scritta da Giuseppe Petrai, illustrata da Giuseppe Marchetti. Annunciando la chiusura, nel 20° numero, il Lampionaio (alias Giuseppe Petrai) invita a leggere, in sostituzione, Cri-Kri. Con una particolare attenzione al pubblico romano, nel 1887 lancia anche il giornale in romanesco Rugantino, diretto da Giggi Zanazzo. Nello stesso anno pubblica il volumetto "Leggende romane - Papa Lambertini (Benedetto XiV) e Padre Fontanarosa (gesuita domenicano agostiniano)" di Raffaello Giovagnoli. Nel 1891 organizza il primo Festival di Sangiovanni della canzone romanesca (davanti la basilica del santo). Tra i suoi titoli trovano spazio nel 1892 anche due opere di Giustino Ferri, "La Canaglia ovvero Roma sconosciuta" e "Roma sotterranea". Pubblica nel 1892 una prestigiosa edizione de "L'Eneide" di Virgilio, tradotta da Annibal Caro e annotata da Giacinto Stiavelli, con illustrazioni di A. Pigna (incise da Blasi e altri). Alla fine del 1893 pubblica un libretto di 64 pagine (48 pagine + 16 di appendice per pubblicizzare il catalogo della casa editrice), copertina a colori, intitolato "Almanacco poetico fantastico delle Ore Allegre per l'anno 1894", di Giuseppe Petrai con illustrazioni di Silvio [Silvio Guastalla], a 15 centesimi. Nell'almanacco invita ad abbonarsi alla "pubblicazione illustrata settimanale" Ore Allegre (scritta dal Petrai e illustrata dal Guastalla), che sarà venduta a 5 centesimi ("si trova da tutti i Venditori di Stampati") e sarà raccoglibile in volumi ogni 10 numeri. Il 1° luglio 1894 pubblica il primo numero della nuova rivista settimanale La piccola antologia, piccola di formato ma con contributi di autori importanti, continuandone l'uscita almeno fino al n. 21 del 18 novenbre dello stesso anno. All'inizio del 1895, ultimo atto di una vita breve ma vissuta, fonda Il valore italiano, periodico illustrato di storia diretto da Oreste Gorra. Muore a meno di cinquant'anni d'età a Rocca di Papa (Roma, Italia) il 31 agosto 1895.
[da Il tesoro dei bambini n. 37 del 15 settembre 1895]
EDOARDO PERINO Col cuore profondamente commosso, vi annunzio, piccoli lettori, una grave, gravissima sciagura che ha colpito tutto lo stabilimento nel quale si pubblica il vostro giornalino. EDOARDO PERINO, l'editore che cercava di offrir sempre ai bambini nuove e dilettevoli letture, si è spento a Rocca di Papa, dove era stato trasportato già malatissimo, con la speranza che quell'aria pura potesse rendergli la salute. Invece egli è tornato a Roma cadavere e gli amici e gli operai, che pensavano con gioia pochi giorni prima di poterlo accogliere guarito, non hanno potuto altro che accompagnarne la salma al Campo Verano. EDOARDO PERINO venuto dal nulla, si era conquistato una bella posizione ed era l'editore più popolare d'Italia. Se il povero Michele Lessona, autore del "Volere e potere" non fosse sceso nella tomba, avrebbe certo in una nuova edizione del suo bel libro annoverato il nostro PERINO fra gli esempi di tenace volontà e di assiduo lavoro. Ai bambini specialmente erano rivolte le cure di EDOARDO PERINO e rammento ancora con quanta gioia circa tre anni fa mi parlò di fondare il Tesoro e mi pregò di dirigerlo. Da sé solo aveva tutto stabilito, fatto tutti i calcoli e si compiaceva di offrire ai bambini d'Italia un bel giornalino colorato, che tutti potessero comprare per la mitezza del prezzo. Bimbi, quando leggete il vostro giornalino concedete un pensiero all'uomo che con cento pubblicazioni ha sempre cercato di farvi prendere amore per la lettura, che vi ha fatto conoscere tanti bei libri di leterati stranieri e che ha dato vita e impulso al Tesoro. Emma Perodi | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
