Vezio MELEGARI 1921-2009

Vezio Melegari

Nasce a Genova (Italia) il 1° dicembre 1921. Si diploma Magistrali, poi si iscrive a Lingue e Pedagogia. Gli studi universitari sono interrotti dalla guerra; viene fatto prigioniero in Tunisia nel 1943 e internato nei campi di prigionia negli Stati Uniti. Rientrato in Italia dopo la Liberazione, completa gli studi e si laurea. Nel 1951 si sposa con Liliana Angileri, e dal loro matrimonio nasceranno Fabrizio, Enrico e Stefano, tutti poi variamente impegnati nel mondo editoriale.
Di ampi interessi culturali, svolgerà una pluriennale attività di insegnante e redattore editoriale.
Dal ministero viene nominato bibliotecario e redattore del Centro nazionale di documentazione didattica di Firenze, con specializzazione nell'editoria per ragazzi, e collabora con la rivista Schedario per la presentazione di autori e opere.
Esordisce nell'editoria del fumetto collaborando con Lo scolaro, diretto da Iro Stringa, sia con testi sia con propri disegni.
Organizzatore di mostre e manifestazioni, nel 1957 contribuisce a fondare il Premio Bancarellino di Pontremoli, dedicato alla letteratura per ragazzi, e il primo Convegno degli illustratori italiani, dei quali viene nominato segretario.
Per la neonata televisione italiana scrive le trasmissioni "Qui comincia la storiella" e "Avventure in libreria".
Come autore, esordisce con due opere narrative, dedicandosi poi con successo a best-seller quali il "Manuale della barzelletta" e il "Manuale dell'umorismo", più volte ristampati.
Con Jacovitti, cui farà sempre da agente, realizza anche gustose pagine redazionali per il Corriere dei piccoli, dove tiene anche una rubrica di critica televisiva (i famosi "pollici di Melegari") e scrive testi per autori come Leo Cimpellin (Tribunzio, e altri).
Pubblica testi (talvolta completandoli con sue illustrazioni) anche su La via migliore, organo dell'associazione fra le Casse di Risparmio, mensile distribuito gratuitamente agli alunni della scuola elementare.
Nel 1960 è dirigente della casa editrice Mondadori.
Sul finire del 1961, acquisita la rappresentanza per l'Italia dei personaggi di Hanna e Barbera (Braccobaldo, l'orso Yoghi, gli Antenati, i Pronipoti, eccetera), apre una propria agenzia a Milano: studioso di uniformologia e storia militare, nonché di modellismo, è logico che battezzi "Il Soldatino" la nuova agenzia.
Sono molti anche gli autori italiani che lavorano per lui realizzando libri, materiali "sindacati" su licenza statunitense, prodotti pubblicitari: Benito Jacovitti, Umberto Manfrin, Nicola Del Principe, Angelo Scariolo, Francesco Triscari.
Vince una prima volta nel 1962 la Palma d'argento per la letteratura per ragazzi del Salone dell'umorismo di Bordighera con "Gingilla e altre novelle", illustrato da Paolo Guidotti. Nel 1965 vince nuovamente con "Missilino Fiordimarte", un "romanzino umoristico interplanetario per fanciulli promettenti" (con sovrcoperta illustrata da Cavallo) pubblicato con Rizzoli.
Negli ultimi anni riduce fortemente l'attività chiudendo nel 2005 anche l'agenzia, ma continua a scrivere, fare progetti e sostenere il Bancarellino.
Viene applaudito a lungo dagli artisti amici e colleghi all'edizione 2008 de La Ghignata, dove non risparmia le battute ironiche e le osservazioni divertenti, come sempre. Il 23 maggio 2009 a Pontremoli presenzia alla mostra "Un maestro del libro per ragazzi", che gli viene dedicata in occasione del 53° Bancarellino.
La morte sopraggiunge a Milano (Italia) giovedì 11 giugno 2009.

 

  • Catalogo della Ghignata 1991.
  • Vezio Melegari. "Missilino Fiordimarte". Collana "i nostri umoristi", Rizzoli, Milano, 1° ed., maggio 1965.
  • Franco Manzoni. "Vezio Melegari, il tuttologo con gli occhi del fanciullino", in "Addii", Corriere della sera, 29 settembre 2009.
  • Luca Boschi. "Un addio a Vezio Melegari" nel blog Cartoonist globale, 13 giugno 2009: lucaboschi.nova100.ilsole24ore.com/2009/06/un-addio-a-vezio-melegari.html