MAFALDA Argentina, 1964-1974 / umorismo, satira / Quino

Mafalda

Mafalda è una bambina con i piedi per terra. Vive una normale vita familiare e scolastica ma è anche a stretto contatto con i mass media, odia la minestra e ama i Beatles. Irriverente e acuta, è protagonista di tremila indimenticabili strisce sospese tra satira sociopolitica e umorismo familiare. Gli altri protagonisti della serie sono i suoi genitori (la mamma Raquel e il papà Angel) e i suoi piccoli amici e compagni: Felipe (sognatore e fan del Cavaliere Solitario [Lone Ranger]), Susanita (pettegola e superficiale, vuole sposare un uomo ricco e avere tanti figli), Manolito (figlio del droghiere, rozzo e ignorante ma bravo in matematica, con vocazione alla bottega), Nando (Guille, per Guillermo, nell'originale argentino; fratellino di Mafalda, in età prescolare), Miguelito e Libertà.
Considerata da alcuni la risposta latinoamericana ai Peanuts, risente solo inizialmente dell'influenza di Disney e di Divito.
Creata negli anni Sessanta per un'industria di elettrodomestici, che dovrebbe utilizzarla in una campagna pubblicitaria, e inizialmente rifiutata, viene pubblicata a partire nel 1964 sul più importante settimanale argentino, Primera Plana. Sono le strisce d'esordio del personaggio, che per anni l'autore non vorrà più vedere ristampate.
Interrotta questa collaborazione dopo sei mesi, finalmente arriva l'offerta del diffusissimo quotidiano di Buenos Aires El Mundo, dove la prima striscia di Mafalda appare il 15 marzo 1965, e fino a dicembre 1967 appaiono regolarmente 6 strisce alla settimana. Nel luglio 1968 il personaggio si trasferisce sul rotocalco settimanale Siete Dias, dove esce regolarmente (con una pagina di 4 strisce a settimana) fino a luglio 1974, quando finisce dopo 1.931 strisce (di cui tre doppie).

 

Il periodo italiano e la diffusione nel mondo
I primi libri italiani con Mafalda o altre opere di Quino
Il libro dei bambini terribili
per adulti masochisti
Feltrinelli ago.68
[1]Mafalda la contestatariaBompiani [1a ed.] feb.69
[2a ed.] feb.69
[3a ed.] ott.70
[2]Mafalda colpisce ancoraBompiani [1a ed.] mag.69
[3]Così va il mondo MafaldaBompiani [1a ed.] mar.70
[4]Mafalda e i suoi fratelliBompiani [1a ed.] nov.70
Mondo Quino - l'universo
dell'autore di Mafalda
Bompiani1970
[5]Mafalda non ci staBompiani [1a ed.] 1971
[2a ed.] dic.71
[6]Mafalda e la realtàBompiani [1a ed.] ott.72
[7]Mafalda e la zoocietàBompiani [1a ed.] ott.73
[8]Mafalda vota controBompiani [1a ed.] ott.75
10 anni con MafaldaBompiani [1a ed.] nov.75
Tutta MafaldaBompiani [1a ed.] nov.78
In Italia la prima apparizione di Mafalda è del 1968, nel volumetto antologico "Il libro dei bambini terribili per adulti masochisti", curato da Marcelo Ravoni e Valerio Riva per l'editore Feltrinelli. Ravoni, argentino trasferitosi a Milano (Italia) con la moglie, si era appassionato a Mafalda leggendola sulla stampa di Buenos Aires, quindi aveva cercato l'autore per inserire quel personaggio accanto alla Famiglia Addams, ai Peanuts, a Dennis the menace...
A seguito di questa pubblicazione, Ravoni entra in rapporti con Umberto Eco, giovane direttore della casa editrice Bompiani, e dal 1969 comincia la pubblicazione di una serie di volumetti cartonati di Mafalda, più volte ristampati, intervallati anche da qualche raccolta di pagine umoristiche ("Mondo Quino", ecc.). Tutti i testi di Mafalda sono sempre tradotti in italiano da Marcelo Ravoni.
Nel frattempo Ravoni arricchisce e caratterizza con Mafalda fin dal primo numero (aprile 1972) la nuova testata di Mondadori Il Mago, voluta e progettata da Fruttero e Lucentini, e insieme fa pubblicare tavole umoristiche di Quino e capolavori di Alberto Breccia e di altri "suoi" autori.
Bompiani pubblica anche edizioni più popolari della piccola eroina argentina, sia in volumi con copertina morbida (più economici dei pur belli cartonati) sia una versione di Mafalda in albetto "a striscia" per le edicole (che però si interrompe dopo sei numeri, nel 1974). Infine ha grande successo la storica prima edizione di "Tutta Mafalda" nel 1978, elegante volume rilegato della Bompiani, cartonato di grandi dimensioni, completo di tutte le strisce. Infatti l'autore aveva sospeso la produzione di Mafalda nel 1973, dedicandosi esclusivamente a tavole umoristiche senza personaggio fisso.
La pur breve vita di Mafalda aveva comunque fatto entrare la piccola "contestataria" nell'Olimpo del fumetto mondiale, grazie al valore delle strisce e a un'intelligente operazione di valorizzazione e diffusione da parte della Quipos.

Testate del CATALOGO DEL FUMETTO ITALIANO:
MAFALDA; IL MAGO