UMORISMO INTERNAZIONALE

Hara-Kiri

Giornale umoristico satirico francese fondato nel 1960. Esce continuativamente nelle edicole, sia pure con forzate pause dovute all'intervento della censura, fino alla fine del 1985. Seguirà poi con altra struttura editoriale come trimestrale.
Nel 1969 genera il settimanale HARA-KIRI hebdo (poi L'HEBDO Hara-Kiri), che alla fine del 1970, colpito dalla censura, cesserà le pubblicazioni risorgendo subito come Charlie Hebdo (1970-1982).

 

In ITALIA esce un'effimera edizione Kara Kiri nell'autunno del 1968, a cura di Maurizio Bovarini.
L'Hebdo Hara-Kiri si incarna nel 1972 nell'Arcibraccio, tentando poi una nuova uscita della testata Kara Kiri, ma l'esito è modesto.

HARA-KIRI

119601 a 3
219614 a 13
3196214 a 23
4196324 a 34
5196435 a 46
6196547 a 58
7196659 a 64
8196765 a 75
9196876 a 87
10196988 a 99
111970100 a 111
121971112 a 123
131972124 a 135
141973136 a 147
151974148 a 159
161975160 a 171
171976172 a 183
181977184 a 195
191978196 a 207
201979208 a 219
211980220 a 231
221981232 a 243
231982244 a 255
241983256 a 267
251984268 a 279
261985280 a 291
trimestrale
271986292 a 295
etc.
journal bête et méchant
ed.: Hara-Kiri, 4 rue Choron, Parigi (Francia); Editions du Square, 35 rue Monthoion, Parigi (Francia)
dir. resp.: Georges Bernier [prof. Choron]
dir. aggiunto: Gérard Compain
red. capo: François Cavanna
cons. art.: Fred
mensile rivista 48 pp bn + cop 2c pm F 1,90 F 2,50
numerazione continua

NOTA Nel 1966 la pubblicazione viene sospesa dalla censura per 6 mesi, da luglio a dicembre

291 numeri, dal n. 1 (settembre 1960) al n. 291 (dicembre 1985)
con testi e disegni di Gébé (Berck, etc.), Wolinski ("Histoires inventées", "Hit Parade", etc.), Fred, Reiser, Cavanna, Cabu, Topor, Lacroix, Lob, Pichon, Sepia, Serre, Soulas, Willem, etc.


HARA-KIRI HEBDO / L'HEBDO HARA-KIRI

119691 a 48
2197049 a 94
prolongement hebdomadaire du mensuel Hara-Kiri
supplemento settimanale del mensile Hara-Kiri (esce il lunedì)
la testata si modifica con il n. 16
numerazione continua
94 numeri, dal n. 1 (3 febbraio 1969) al n. 94 (16 novembre 1970)
con testi e disegni di Gébé, Wolinski, Fred, Reiser, Cavanna, Cabu, etc.

NOTA dopo il n. 94 ("Bal tragique à Colombey" del 16 novembre 1970), il settimanale viene chiuso dalla censura; nasce istantaneamente Charlie Hebdo, che durerà fino a dicembre 1981 (con 23 numeri del 1981 ancora intestati anche L'Hebdo Hara-Kiri).