Le mappe immaginarie a cura di Marcelo Ravoni

In Biblioteca WOW, posizione AM.RAVONI 1
Garzanti, Milano, febbraio 1972; volume cm 13,5x19,5 384 pp + risguardi rilegato + cop cartonata tela + sovracop 3+0 [L. 1.500?]; sovracop. di Fulvio Bianconi


Indice
    Introduzione di Marcelo Ravoni (maggio 1971)
    PARTE PRIMA: Teologie, cosmogonie, mitologie
  1. Morte e sopravvivenza degli dei
    Il loro dio cattivo
    Il nostro dio vendicativo
    Il creatore
    Un dio per ogni umanità
    Cose oscure
    Versione del Vangelo
    Hiculi Hualula
    Chac Mool
  2. Tre mondi nello spazio
    Tre mondi nel tempo
    Origine del fuoco
    Origine della luna
    Origine della pioggia
    Origine degli uomini
    Origine delle donne
    Origine della famiglia
    Origine del negro e origine del bianco
    Origine del mulatto
    Il nulla
    La fine è vicina
    Fine dei primi uomini
    La città di serpente con getti di orizzonti
  3. Colui che cresce sotto terra
    Il cantore vinto
    La passeggiata del guerriero
    La risurrezione del profeta
    Il ritorno dei liberatori
    Macunaíma, l'eroe senza nessun carattere
  4. I poteri loro e i poteri nostri
    Stregoni d'America
    Santi e streghe venuti dall'Europa
    Fattucchieri venuti dall'Africa
    La bambina di laggiù
    L'ispettore d'apparenze

    PARTE SECONDA: Dalla realtà straordinaria al fantastico quotidiano
  5. L'europeo abbagliato e l'americano abbagliante
    Il paesaggio protagonista
    Luvina
  6. Serpenti quali dragoni
    Strani cervi chiamati cavalli
    Scimmie come uomini
    Farfalle vegetali
    Totemici
    Simbolici
    Intoccabili
    Funerei
    Maligni
    Anaconda
  7. Viaggio verso il seme
  8. Il Sud
  9. Il dinosauro
    Episodio del nemico
    La notte supina
  10. Del mito
    Della superstizione
    Della metafisica
    Della psicosi
    I morti
    Fantasma impiccato
    Fantasma nudo
    Fantasma vergine
    Fantasma infantili
    Fantasma padronale
    Fantasma senza testa
    La cagna gialla

    PARTE TERZA: Modernità della favola
  11. Il buon Dio
    La pecora nera
    Magia
    Terapie
    Metamorfosi
    Insonnia
    Bambini nel parco
    Chirurgia psichica di estirpazione
    Il balcone
    Il cavallo di corallo
    Lo scambista
    Sera, ore 9,30
    Un uomo molto vecchio con certe ali enormi

    Fonti

    Indice

Dal risvolto di sovracopertina:
In quell'impero, l'arte della cartografia raggiunse una perfezione tale che la mappa di una sola provincia occupava tutta una città, e la mappa dell'impero tutta una provincia. Dopo un certo tempo, queste mappe smisurate non accontentarono più, e i collegi dei cartografi rilevarono una mappa dell'impero che aveva le dimensioni dell'impero e coincideva puntualmente con esso.
Da questa citazione, trovata da Jorge Luis Borges, viene il titolo della presente antologia di letteratura latinoamericana, una letteratura che sembra ritrarsi nell'infinito man mano si cerca di avvicinarla e di coglierla - nel doppio senso: che le esplorazioni di questi ultimi anni (Julio Cortàzar, Garcìa Màrquez, Màrio de Andrade) servono solo a stimolare ulteriori letture, più si avverte l'inadeguatezza delle definizioni "critiche" che ne erano state date sinora.
L'antologia vuole guidare a nuovi sentieri, tracciare mappe di altre province, portare nuovi testi (per esempio un racconto perfetto, delizioso e struggente dell'uruguaiano Felisberto Hernàndez) e autori che conosciamo, in fisionomie nuove (come Guimarães Rosa, qui presente con un breve racconto); e altri che si sentivano citare in modo esoterico (come il leggendario "maestro di Borges", Macedonio Fernàndez). Questo libro, oltre a prescindere da certe ortodossie retoriche, trascura le cronologie e le divisioni nazionali, regionali, le scuole letterarie, gli sviluppi ideologici: è un intreccio di storie che, come la mappa immaginaria, si sovrappone a un continente con uomini, spettri, miraggi e dèi innumerevoli.
La maggior parte dei testi corrisponde a un'epoca abbastanza precisa della letteratura latinoamericana: dalla fine degli anni '20 ai nostri giorni, e nell'ambito di tale epoca viene seguito il filone del fantastico (o meraviglioso o mitico o insolito o straordinario); e questo filone è seguito sullo sfondo di una tradizione, disseminata nelle stesse pagine dei racconti principali sotto forma di favole, leggende, reperti folcloristici che vanno dai frammenti superstiti di narrativa precolombiana e dalle meravigliate iperboli dei primi conquistadores fino alle manifestazioni odierne di un pensiero magico che sopravvive, e coesiste con la logica di ferro quotidiana.