Fulvio BIANCONI 1915-1996

Fulvio Bianconi

Nasce a Padova (Italia) il 27 agosto 1915. Fin da giovane mostra predisposizione per il disegno. Frequenta la Scuola 'arte dei Carmini a Venezia e trova lavoro come decoratore, a bottega da Michele Pinto.
Si sposa con Bruna e hanno la prima figlia, Maria.
Nel 1933 Dino Villani lo introduce al lavoro grafico presso le case editrici milanesi di Arnoldo Mondadori e di Federico Motta.
Arruolato nel periodo della guerra, nel 1944 a Roma scampa fortunosamente, aggrappandosi al cornicione della casa in cui abita, alla retata nazista che segue l'attentato di via Rasella.
A Milano, nella città obiettivo dei bombardamenti alleati, schizza a penna immagini che fissano la memoria di alcuni momenti. Ma è dopo la fine della guerra, nel 1945, che raccoglie in volume cinquanta "Vedute e panorami di Milano", "aperti come scatole per chiarezza e brevità": grandi immagini a penna che fissano con straordinaria efficacia altrettanti luoghi cittadini e, insieme la vita stessa della città e della sua gente. Il prezioso volume, tirato da Görlich in cinquecento esemplari (più 25 speciali) è un capolavoro di efficacia comunicativa, una testimonianza unica di quei giorni e della vitalità di Milano che risorgeva.
Per la Gi.Vi.Emme disegna i nuovi flaconi di profumo.
Nel 1947 nasce la seconda figlia, Musetta.
Lavora come grafico per le maggiori case editrici e fin dai primi anni Cinquanta collabora con la casa editrice Garzanti firmando, fino al 1975, copertine di libri, collane (come Garzanti per tutti) e promozione pubblicitaria, come direttore artistico.
Lavora inoltre all'immagine grafica per aziende come FIAT, Marzotto, Pirelli, Rai, HMV e altre società.
Muore a ottant'anni a Milano (Italia) il 14 maggio 1996.

  • Fulvio Bianconi. "Vedute e panorami di Milano", "aperti come scatole per chiarezza e brevità". Presentazione di Giorgio Nicodemi. Görlich, Milano, 1945.