Nino Armando CERETTI (Maximilian "Max" Capa) 1944-2023

Max Capa

Nasce a Giussana (Venezia, Italia) nel 1944. Di origine friulana, prenderà cittadinanza francese senza dimenticare di essere nato sui bordi del Tagliamento. Disegnatore, pittore e polemista, dipinge circa cinquecento quadri, "tele dalle varie farciture espressioniste andanti sul grottesco, su supporti assai diversi, fecondando pure muri, oggetti vari, totemobiles, bandes-rouleaux/bandes-volantes, spaventapasseri estetici"...
Realizza varie migliaia di disegni sparsi, di stampa e d'arte, parecchie "storie disegnate nel modo sequenziale" (ossia fumetti), strisce, alcuni libri.
Alla fine degli anni Sessanta i suoi fumetti raggiungono i canali più specializzati, come Ploff, la fanzine del Cartoon Museum di Camillo Moscati, ma anche fogli underground del movimento situazionista e giornali satirici.
Nel 1971 pubblica Puzz, una testata dalla periodicità, fogliazione, dimensione e caratteristiche più variabili che siano mai state pubblicate. Questa esperienza sarà ricordata dall'autore nel libro "Puzz & Co. 1971-78... 1991" (Nautilus, Torino, 1991).
Nel 1972-1973 collabora con Pi Kappa (il mensile di Peter Kolosimo).
Nel corso degli anni viene pubblicato da numerose testate (Apocalisse, Flash Back, Robota nervoso ecc.), compresa la rivista di fantascienza Urania (Mondadori).
La sua ultima opera a fumetti stampata sembra essere "Il morto è in tavola - i servizi segreti negli 'affari' italiani", di Luca Catilina (unico autore indicato), edito da La Salamandra (Milano, maggio 1977).
Alla fine degli anni Settanta è "costretto" a trasferirsi in Francia, con sporadici rientri in Italia, e si dedica alla pittura e alla grafica.
Dal 2004 è in internet con un proprio blog, ricco di immagini come quelle qui sotto (© dell'autore).
Muore in un ospedale a Parigi (Francia) il 20 novembre 2023, ma la notizia della scomparsa rimbalza tra gli amici italiani soltanto nei mesi seguenti.


  • Dopo la sua scomparsa, non è più attivo il sito ufficiale di Max Capa: www.bloggers.it/maximiliancapa/ con note biografiche a cura di Gianluca Umiliacchi/Bastian Contrario.