Emilio UBERTI 1933-2016

Emilio Uberti

Nasce a Roma (Italia) il 2 novembre 1933. Vive a Milano anche la primissima infanzia e si iscrive alla Scuola d'arte del Castello, dove, cominciando nel frattempo a lavorare nell'editoria, non completerà i corsi.
Introdotto al fumetto da Augusto Pedrazza, esordisce come molti altri giovani autori di quegli anni collaborando con il periodico La vispa Teresa (la prima illustrazione è per un racconto di Olga Visentini nel n. 22 del 2 giugno 1951).
Nel 1954 disegna l'ultimo episodio di Stormy Red per la Dardo, su testi di Andrea Lavezzolo. Nel 1956-1957 collabora con Pini Segna, e nel 1957 comncia a lavorare con l'editore Bonelli, disegnando per le serie a striscia Kociss (collana Audace, su testi di Gian Luigi Bonelli) e Hondo (collana Zenit).
Firma numerosi Albi dell'Intrepido per la Casa editrice Universo, cominciando con il n. 391 "L'usurpatore".
Disegna per l'editore Renato Bianconi, tra il 1965 e il 1969, episodi degli agenti segreti Il Boia e Jaguar e collabora al nero Sadik.
Copertinista e illustratore molto apprezzato, viene chiamato a realizzare, tra l'altro, numerose copertine per le serie Dardo di Capitan Miki e del Grande Blek.
Appassionato di cinema, negli anni Sessanta si lancia con l'amico e agente Leonello Martini nella realizzazione di film di produzione artigianale (come "La testa nella sabbia") che conseguono premi e riconoscimenti negli anni ruggenti del Cine Club Milano.
Il successo con la cinepresa lo conduce alla Gamma Film e successivamente alla Bozzetto Film, e trova nuove soddisfazioni nella pubblicità trascurando necessariamente il fumetto, disegnando ormai per diletto piuttosto che per lavoro.
A ottant'anni scopre il museo del fumetto di Milano, richiamato dalla mostra su "Carosello" (il famoso contenitore pubblicitario televisivo), e dà alcuni suoi video d'epoca da esporre. Nasce così un rapporto di amicizia che diventa presto una mostra di suoi disegni, momenti e ritratti a matita grassa fissati su carta durante i numerosi viaggi nel mondo.
Ancora dinamico ed entusiasta, scopre però improvvisamente di essere affetto da una malattia rara, che nel giro di pochi mesi lo indebolisce sempre di più. Riesce a concludere un libro autobiografico, "Da nero a nero" (autoprodotto, a cura di Ink-Paolo Telloli, 2016), presentato allo WOW Spazio Fumetto il 22 marzo e accolto da generale ammirazione.
Si spegne il 29 dicembre 2016.