Intorno al 1908 illustra il celebre testo in rima di Giovanni Visconti-Venosta intitolato "La partenza del crociato", più volte ristampato negli anni seguenti.
Sulle pagine del Guerin Meschino (tra il 1904 e il 1924), dove viene chiamato da Francesco Pozza, riassume "settimana per settimana le goffaggini dei politici, gli egoismi della lotta di classe, la fatuità del mondo femminile, gli eccessi dello sport", scrive Innocenzo Cappa nel 1928 (op. cit.), e "le congiure della ingiustizia internazionale ai danni dell'Italia". Ogni anno disegna anche la copertina del celebre Almanacco Guerin Meschino.
Contemporaneamente collabora con il Numero e con il Pasquino.
Nel 1924 passa al Secolo. Continua a dipingere ed espone in diverse occasioni, ma la sua fama resta soprattutto legata alla sua abilità di illustratore e caricaturista.
Muore a Gavirate (Varese, Italia) nel 1964.
