Guerin Meschino (o Guerrin Meschino)romanzo cavalleresco di Andrea da Barberino
(dall'edizione del 1893 di Ferdinando Bideri libraio editore in Napoli)
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PARTE QUINTA

Prodigiose avventure del Guerrino con l'incantatrice Alcina, dove si sentono le rivelazioni avute da lui di moltissimi segreti, scoperte e trasformazioni di animali, e come la fata, innamoratasi di esso, lo facesse fuggire, dirigendo il suo cammino verso Roma, la capitale del Mondo

Capitolo 1. Qualmente il Guerrino giunto ad Arezzo domandasse notizie della Fata Alcina.

Capitolo 2. Come il Guerrino, parlando con molti forestieri del suo disegno di andar dall'Incantatrice, ne fosse da quelli distolto, narrandogli delle molte paure e pericoli che avrebbe incontrato.

Capitolo 3. In qual modo l'Oste confortasse il Guerrino, che confessatosi e comunicatosi, dispose tutto l'occorrente che gli abbisognava per andare dalla Fata.

Capitolo 4. Come il Guerrino e Anuello si ponessero in cammino e dopo, giunti al Castello, si dirigessero al Romitorio; dove da quei Romiti ebbero consiglio di non procedre innanzi.

Capitolo 5. Qualmente i Romiti insegnassero al Guerrino come dovevasi regolare andando oltre, ragguagliandolo del tempo che potevasi trattenere dalla Fata, e inculcandogli di voler tenere bene a mente Gesù Cristo, onde non rischiar di perder l'anima sua.

Capitolo 6. Come il Guerrino trovasse le Alpi, ch'erano molto tetre ed oscure e per le quali dormì una notte, recandosi il mattino dipoi all'ingresso di una delle quattro caverne.

Capitolo 7. Come il Guerrino, introdottosi per la caverna, trovasse Macco in forma di grosso Serpente, col quale parlò, e poscia giunse alla porta d'ingresso della Fata Alcina.

Capitolo 8. Come il Guerrino fosse accettato con molta festa e benevolenza dalla Fata Alcina, che gli mostrò tutto il suo tesoro, e dopo aver con esso pranzato, lo menasse seco a passeggiare nel Giardino degli incanti.

Capitolo 9. In qual modo la fata insegnasse al Guerrino il modo di peccare, e gli raccontasse in qual maniera era stato portato fino a Costantinopoli.

Capitolo 10. Come il Guerrino scampasse per fortuna dalle cose fatali mostrategli dalla Fata e giungesse al sabato, nel qual giorno intese quali fossero le cause per cui tanti esseri si trasformavano in mostri ed in altri rettili e animali orridi e schifosi.

Capitolo 11. Come la Fata dichiarasse al Guerrino moltissime cose, spiegandogli in qual modo avvenisse che tutta quella generazione di gente fosse trasformata in orribili animali, a seconda della diversità dei peccati commessi.

Capitolo 12. Come il Guerrino pregasse più e più volte la Fata Alcina a insegnargli chi fu suo padre, ed ella si rifiutasse costantemente a' suoi desideri, adirandosi fortemente con lui.

Capitolo 13. Come una Damigella conducesse il Guerrino alla porta dov'era entrato e parlasse con esso di varie cose.

Capitolo 14. In qual modo il Guerrino tornasse per entro le caverne e, trovato Macco, gli parlasse di lui e di altri che eran colà, conoscendo come fossero stati condannati in quel luogo.

Capitolo 15. Come il Guerrino, venuto su per la caverna, dormisse alquanto, e poscia uscitosene da quella, se ne andasse all'aperto.

Capitolo 16. Come il Guerrino raccontasse ai Romiti ogni cosa per filo e per segno, e quindi con Anuello partisse dal Romito, movendo il passo verso la città di Norcia.

Capitolo 17. Qualmente il Guerrino, dopo essersi trattenuto per tre giorni all'Albergo, se ne partisse per Roma per ivi intraprendere nuove cose, come si sentirà nella Parte susseguente.

(continua: PARTE SESTA)