Will EISNER (Willis B. Rensie, Erwin Willis, ecc.) 1917-2005

Will Eisner

Nasce a Brooklyn (New York, Stati Uniti) il 6 marzo 1917. Figlio maggiore di una famiglia di immigrati ebrei (il padre è pittore di sfondi e muralista), pubblica al liceo i suoi primi disegni sui giornali scolastici e nel 1936, a 19 anni, realizza un primo lavoro professionale pubblicando Captain Scott Dalton, Harry Karry e The Flame su WOW, what a magazine!, poi "The Sapphire Eye of Sehkmet" su The Comics Magazine (che diventerà Funny Pages).
Nel 1937 dà vita con Jerry Iger allo studio di fumetti "Eisner & Iger", per il quale lavoreranno tra l'altro Bob Kane (futuro autore di Batman), Jack Kirby (che diventerà un famoso disegnatore di supereroi), e Jules Feiffer (futuro maestro del fumetto satirico).
Utilizzando anche diversi pseudonimi, Eisner dà vita a numerosi personaggi, tra i quali dobbiamo ricordare almeno Wild Tex Martin e la lunga storia di pirati "Hawks of the Seas" (firmato Willis B. Rensie). Nel 1938 con Iger crea anche Sheena, Queen of the Jungle, la prima e più famose delle tarzanidi a fumetti, per la quale realizza però soltanto alcune copertine, matite e rare inchiostrazioni.
Nel 1940 è chiamato dalla Quality Comics a realizzare un supplemento domenicale di otto pagine, il Weekly Comic Book, da distribuire con diverse testate quotidiane: cede dunque la sua quota dello studio a Iger e si lancia nella nuova avventura, creando il suo personaggio più famoso, The Spirit, mediamente di 7 tavole a episodio, completate da una tavola umoristica di Feiffer.
Richiamato alle armi nel 1942, affida il suo affascinante detective mascherato ad altri autori, tra i quali possiamo ricordare almeno Jack Kirby, Joe Simon e Wallace Wood, ma riesce a seguirne comunque la produzione.
Dopo la guerra, nel 1946, lo riprende e continua fino al 1952, quando, in considerazione della mutazione subita dal mercato, si dedica alla pubblicità.
L'attenzione verso The Spirit riprende alla fine degli anni Sessanta, con il boom del Fumetto esploso in quegli anni, ed Eisner torna a occuparsi di fumetti negli anni Settanta, collaborando estemporaneamente con alcune fanzine e pubblicazioni underground (come quando realizza la copertina del n. 3 di Snarf nel 1972) realizzando illustrazioni, copertine, storie senza personaggi fissi.

 

Nel 1974 la Warren comincia la pubblicazione della rivista The Spirit, che nel 1977 viene continuata dalla Kitchen Sink, diventando anche Will Eisner's Spirit Magazine, con copertine e racconti di Eisner, guide e interviste, pagine a colori e nuove serie come "Life of Another Planet" e "The Big City" arricchiscono i periodici.
Nel 1983 la Eclipse Comics pubblica in volume John Law Detective personaggio inedito del 1949 (storie in parte riciclate nel 1950 per episodi di The Spirit), mentre a fine anno la Kitchen Sink vara il nuovo quadrimestrale Will Eisner's Quaterly con "A Life Force" e altre serie.

 

Nel 1985 la Poorhouse Press pubblica il saggio di Eisner "Comics & Sequential Art" (che sarà pubblicato in Italia dalla Vittorio Pavesio Production),un testo fondamentale per l'interpretazione moderna del medium fumetto e per tracciarne i futuri sviluppi.
Nel 1987 viene realizzata una prima riduzione cinematografica di The Spirit, destinata alla televisione, su concessione dell'autore ma senza che lo stesso dia un personale contributo; il risultato ("The Spirit", giunto anche in Italia come "Il Fantasma") è tuttavia apprezzabile.
Le sue ultime realizzazioni a fumetti sono spesso incentrate sull'incomunicabilità e sulla degradazione dei grandi centri urbani, e comunque hanno ormai la dimensione di autentici racconti e romanzi dove testi e immagini sono assolutamente integrati in una forma espressiva di grande originalità e alto valore artistico.
Mentre è ancora in piena attività e con molti progetti avviati, tra cui un nuovo film ispirato al suo personaggio più noto (sceneggiato e diretto da Frank Miller, "The Spirit" uscirà soltanto nel 2008), a 87 anni il maestro subisce una complessa operazione al cuore.
Sopravvengono improvvise complicazioni postoperatorie e l'autore muore lunedì 3 gennaio 2005.

 

  • Catherine Yronwode. "The Art of Will Eisner", Kitchen Sink Press, Stati Uniti, 1982. Introduzione di Jules Feiffer.
  • Will Eisner. "Gli archivi di The Spirit", edizione italiana cronologica in volumi dell'intera produzione del personaggio. Kappa Edizioni, Bologna, vol 1 (maggio 2003).
  • Sito Wildwood Cemetery, in lingua inglese, interamente dedicato a Eisner: www.angelfire.com/art/wildwood
  • Bob Andelman. "Will Eisner - A Spirited Life". Introduzione di Michael Chabon. M Press, Milwaukie (Oregon, Stati Uniti), ottobre 2005.
  • Charles Brownstein. "Eisner/Miller", intervista a Will Eisner e Frank Miller. Dark Horse Books, Milwaukie (Oregon, Stati Uniti), maggio 2005.