Enzo MAGNI DUFFLOQ (Ingam, Gamin) 1914-1981
Nasce a Milano (Italia) il 2 marzo 1914. Non ancora ventenne esordisce come illustratore con Vallardi. Sue immagini di segno umoristico vengono pubblicate da Cesare Zavattini nel 1938 sulla rivista Il Milione (seguito de Le Grandi Firme): si firma ancora Enzo Magni D..
Dopo la guerra, firmandosi Ingam (il cognome scritto all'inverso), collabora intensamente con l'editore Pasquale Giurleo, disegnando fumetti avventurosi Yaruri, Tom Mix, Tom Bill e soprattutto nel 1948 Pantera Bionda, su testi di Gian Giacomo Dalmasso, aiutato da nuovi autori promettenti come l'esordiente Mario Cubbino. Il personaggio, un'avvenente tarzanide in abiti succinti, da una parte ha subito successo ma dall'altra procura denunce e guai all'editore Pasquale Giurleo, che dopo 108 numeri deve chiudere la testata.
Ancora per Giurleo disegna Aquila Bianca e Capitan Mistero.
Illustra, tra il 1951 e il 1953, i 180 fascicoli di "Cuore garibaldino", popolare romanzo di Dino De Romanis, per la Casa Editrice Eccelsa di Milano.
Realizza alcuni episodi di Nembo Kid (nome attribuito negli anni Cinquanta in Italia a Superman), nel settimanale Albi del Falco dell'editore Arnoldo Mondadori.
Collabora con diversi editori, anche per fumetti erotici.
Adotta, per alcune collaborazioni, la firma Gamin (anagramma del cognome, con il significato francese di "monello").
Nel 1981 il suo ultimo personaggio, Gun Flint, viene pubblicato in appendice a Comandante Mark.
Muore a La Spezia (Italia) il 20 febbraio 1981.