Romano SCARPA 1927-2005

Romano Scarpa

Nasce a Venezia (Italia) il 27 settembre 1927. Avido lettore del giornale Topolino, tanto da comparire nella posta del settimanale con un disegno della sua Venezia nel n. 418 del 1940, si appassiona in particolare alle storie di Mickey Mouse disegnate da Floyd Gottfredson.
Intrapresi gli studi al liceo artistico, è costretto ad abbandonarli a causa della guerra ma inizia a studiare da autodidatta tecniche dell'animazione, armato di tanta voglia di sperimentare e di una piccola cinepresa Pathé. Nel 1946 realizza "...E poi venne il diluvio", un cortometraggio ambientato nella preistoria, e nel 1947 dà vita a un piccolo studio di animazione, con cui nel 1953 confeziona il cortometraggio animato "La piccola fiammiferaia", distribuito nei cinema di tutt'Italia.
Sempre affascinato dei personaggi disneyani, si presenta al direttore di Topolino (ormai consolidato nel nuovo formato libretto), sorprendendo Mario Gentilini mostrandogli tavole disegnate per una storia scritta da lui stesso, intitolata "Paperino agente investigativo". Così nel 1953 esordisce con "Biancaneve e Verde Fiamma", su testi di Guido Martina. Può dirsi obbligatorio il sodalizio con lo scrittore piemontese, dato che questi è incaricato di scrivere tutte le storie italiane, ma Scarpa non abbandona il proposito di cimentarsi come autore completo. Finalmente nel 1956 riesce a produrre la sua prima storia come sceneggiatore e disegnatore: "Paperino e i gamberi in salmì", pubblicata in due puntate nei numeri 132 e 133 della testata quindicinale, dove compare per la prima volta Gedeone, fratello di Zio Paperone.
Pochi mesi più tardi vede la luce anche la sua prima avventura realizzata in qualità di autore completo (testi e disegno) con il personaggio Topolino: "Topolino e il mistero di Tapioco Sesto", eccellente inizio di una grande produzione che proseguirà per anni e nella quale si dimostra all'altezza delle storie americane lette e rilette da ragazzo.
Così nel 1958 Topolino sventa un complotto spionistico ne "L'unghia di Kalì" (nei numeri 183 e 184), un'avventura che diventa pietra miliare nella storia del personaggio. Il piccolo eroe reincontra il geniale dottor Enigm e conosce il simpatico Atomino Bip-Bip ne "La dimensione delta" del 1959, e l'anno seguente fa i conti con un oscuro fatto del proprio passato ne "La collana Chirikawa".
Nelle storie dei Paperi si può invece scoprire uno Zio Paperone testardo e generosissimo, ben lontano dal semplice avaraccio di tante storie italiane. Pur trovandosi alle prese con un universo già ricchissimo di personaggi, Scarpa sa trovare spiragli in cui esercitare la sua straordinaria capacità inventiva: se Topolino ha una fidanzata, perché Gambadilegno dovrebbe essere solo? Così inventa Trudi, simpatica, un po' maldestra, complice sicura e innamorata. E l'abile Brigitta, speranzosa pretendente del papero più ricco del mondo, abile imprenditrice, spesso in società con un Filo Sganga predestinato all'insuccesso; Paperetta Yé-Yé, vivace nipotina di Paperina...
Codino, un cavallo marino che si ispira al clima delle Silly Simphonies disneyane Da allora ne relizza circa 130, creando anche numerosi personaggi che vanno ad arricchire l'universo disneiano e saranno ripresi da altri autori.
Scrive e disegna anche la storia di "Codino cavallo marino", ispirata al clima delle Silly Simphonies disneyane, un'eccezione nella produzione disneyana italiana e riconosciuta come un piccolo capolavoro (pubblicato in Topolino n. 317, vigilia di Natale del 1961).
Accanto alla produzione di tante storie bellissime, spesso di un certo respiro e pubblicate in due puntate, collabora anche a saghe storiche come "Storia e gloria della dinastia dei Paperi" (1970), in tandem con Giovanni Battista Carpi.
Disegna moltissime storie reinventando soggetti provenienti direttamente dallo Studio Disney statunitense, contribuendo a rendere l'Italia uno dei maggiori produttori al mondo di storie Disney.
Negli anni Settanta inventa personaggi come Plottigat, geniale inventore malvagio cugino di Gambadilegno, e Bruto detto Gancetto, rampollo adottivo di Gancio il dritto, spalla di Topolino in innumerevoli avventure.
Tra gli anni Ottanta e Novanta produce le "Paperolimpiadi", una delle saghe più lunghe tra quelle ospitate in Topolino, pubblicata in occasione dei Giochi Olimpici di Seul del 1988.
Dal 1990 riprende ancora l'amatissimo Topolino con storie pubblicate sul settimanale in un insolito formato a due strisce sovrapposte, che si sviluppano su due pagine affiancate. In queste avventure Scarpa riversa tutto l'amore per il Topolino classico di quando era ragazzo, mantenendo la struttura "un colpo di scena al giorno" che rendeva così avvincenti le storie di un tempo. Negli ultimi anni continua a collaborare soprattutto con i mercati Disney di altri Paesi.
Muore a Malaga (Spagna) il 23 aprile 2005.

 

È il primo artista italiano a cui viene dedicata una ristampa integrale di tutta la produzione, in 51 volumi (indici compresi): "Le grandi storie Disney - l'opera omnia di Romano Scarpa", acquistabile in edicola nell'arco di un anno, insieme ai quotidiani Corriere della sera e Gazzetta dello sport.
Nel 2016 oltre 150 tavole originali dell'autore - una selezione proveniente da collezioni private e dagli archivi della Fondazione Franco Fossati - vengono esposte nella mostra "Dall'unghia di Kalì all'ultimo Balabù - l'arte di Romano Scarpa il più grande artista Disney italiano" presso WOW Spazio Fumetto, il museo del fumetto di Milano, con un catalogo prodotto da Marco Castelletta, il maggiore collezionista di originali di Scarpa.

 

  • Alberto Becattini, Luca Boschi, Leonardo Gori, Andrea Sani. "Romano Scarpa - un cartoonist italiano tra animazione e fumetti", saggio illustrato. Alessandro Distribuzioni, Bologna, 1988.
  • Alberto Becattini, Luca Boschi, Leonardo Gori, Andrea Sani. "Romano Scarpa - sognando la Calidornia", saggio illustrato. Vittorio Pavesio Productions, Torino, 2001.
  • Sito dedicato a Romano Scarpa, a cura di Francesco Spreafico: www.dimensionedelta.net/scarpa